02 marzo 2014
Per fermare la Juve ci vuole un carro armato. Parola di Clarence Seedorf, che non avrà anni di esperienza in panchina, ma di partite ne ha giocate e vinte parecchie. E sentire una simile constatazione da un campione come lui, che merita per altro solo complimenti per il lavoro svolto finora da tecnico del Milan, è un'ulteriore gratificazione: «Speriamo di non incontrare nessun carro armato - ribatte Conte - Oggi ne abbiamo trovato mezzo, vista l'ottima partita giocata dal Milan. Avevano entusiasmo corsa e ritmi molto alti nel primo tempo. Siamo stati bravi a sfruttare una buona combinazione con Llorente e nell'intervallo ci siamo aggiustati tatticamente e trovato il raddoppio nella ripresa. Complimenti a Seedorf e alla sua squadra. Non dimentichiamo che il primo anno della mia gestione avevamo pareggiato e l'anno scorso abbiamo perso, quindi temevo di perdere qualche punto sulle dirette inseguitrici in questa domenica, invece...».
Invece i punti di distacco dalla Roma sono saliti a 11, anche se i giallorossi hanno una partita in meno, Merito di una gara accorta, soprattutto nella ripresa, e di qualche giocata d'autore, una su tutte la sventola di Tevez che ha portato al secondo gol: «Nel primo tempo qualcosa non è andata come volevamo. Eravamo larghi con la linea difensiva e con gli esterni e sulla tre quarti andavamo in difficoltà. Il mio obiettivo era arrivare sullo 0-0 all'intervallo per apportare le dovute modifiche. Nel secondo tempo abbiamo sofferto davvero poco e trovato anche il raddoppio con Carlos. Lui è il tipico giocatore che più la partita è calda e più prova gusto. Si esalta nelle difficoltà, ma non solo lui. Penso a Llorente che ha fatto una gara straordinaria, creando apprensione alla retroguardia. Sono contento perché le coppie d'attacco hanno fatto bene sia oggi che giovedì con il Trabzonspor».
Gli elogi di Conte non vanno solo ai goleador di giornata, ma a tutta la rosa e in particolare ai ragazzi che in questo periodo stanno facendo gli straordinari: «Ci sono giocatori che non si stanno fermando un attimo come Bonucci, che con gli infortuni di Barzagli e Chiellini non si è potuto mai riposare. Lo volevo ringraziare perché non è affatto semplice giocare tante partite. Un altro che ha giocato moltissimo è Pogba, che ha avuto solo 15 giorni di riposo quest'estate avendo giocato anche il Mondiale Under 20. Inevitabile che alla sua età possa esserci un leggero calo mentale, perché non è facile reggere questi ritmi, ma lui lo sta facendo alla grande. Sa che con me deve dare il massimo e che troverà sempre la carota, ma anche il bastone... lungo due metri...», conclude Conte sorridendo.