27 aprile 2014
«Vorrei ricordare Tito Vilanova, non solo un grande allenatore, ma un esempio di grande forza, coraggio e dignità. Alla sua famiglia va il mio più profondo affetto». Antonio Conte inizia così la conferenza stampa alla vigilia dei Sassuolo-Juventus, con un doveroso e sentito ricordo dedicato allo sfortunato tecnico del Barcellona scomparso venerdì.
E' quindi la sfida di lunedì sera a prendere la scena: «Una partita fondamentale – sottolinea Conte - vincendo metteremmo le mani sullo scudetto. Non sarà facile perché affronteremo una squadra in piena lotta per la salvezza, ma cercheremo di avvicinarci al nostro obiettivo primario».
“Non sarà facile”. Già, come non è mai stato facile affrontare nessuna squadra, né in trasferta né in casa, tutte sempre determinate a fermare la capolista Eppure, in questo convulso finale di stagione, il tecnico della Roma Garcia ha lasciato intendere di avere qualche dubbio sull'impegno profuso dalle avversarie della Juventus. Dubbi che Conte scaccia così: «Sono sorpreso da queste dichiarazioni, le trovo provinciali e come quelle rilasciate qualche tempo fa sui presunti aiutini dei quali avremmo goduto, si possono annoverare tra le chiacchiere da bar. Non credo che le squadre del campionato italiano avessero bisogno di Garcia per trovare nuovi stimoli quando ci affrontano: sono tre anni che siamo protagonisti e che chiunque giochi contro di noi fa la partita della vita. Sinceramente credo che le parole di Garcia rappresentino anche una mancanza di rispetto nei confronti degli allenatori che scelgono la formazione, dei giocatori che scendono in campo, delle società che investono per centrare i propri obiettivi e dei tifosi: non credo ad esempio che quelli del Livorno possano arrivare allo Juventus Stadium e pensare che la propria squadra non si impegni contro di noi...».
Chiarita la questione, Conte torna a concentrarsi sui prossimi impegni e sulle condizioni dei suoi. La presenza dei giornalisti cileni in sala stampa, porta il tecnico a fare il punto su Vidal: «Ieri ha svolto un lavoro differenziato e oggi dovrebbe allenarsi con la squadra. Io penso sia prossimo al rientro. I medici della Nazionale cilena sono sempre in contatto con il nostro staff. Lo sono ora e lo erano in passato e i rapporti sono ottimi. L'obiettivo comune è far star bene il calciatore. Per noi è un patrimonio così, come per la Nazionale cilena. Non è il caso di essere allarmati, ma detto questo, è la Juventus a pagargli lo stipendio, quindi al limite dovremmo essere noi a preoccuparci...».
Da Vidal si passa a Barzagli che «vive una stagione tormentata, ma per fortuna abbiamo Caceres che sta giocando alla grande», e a Tevez: «Carlos ha avuto qualche problema, ma è stato gestito ottimamente dallo staff medico e ora sta bene. E quando l'aria si fa calda, uno come lui ci deve essere».
E l'aria ora è calda davvero, con il rush finale in campionato e la semifinale di ritorno di Europa League alle porte: «Sono giorni esaltanti, non ci era ancor capitato di arrivare a questo punto della stagione impegnati su più fronti, ma è per questo che lavoriamo. La Juve deve tornare a competere per tutti gli obiettivi fino alla fine. Ce l'abbiamo fatta in tre anni e ora avremo bisogno dei nostri tifosi sia a Reggio Emilia che giovedì contro il Benfica. Con il loro sostegno tutto sarà più facile»