30 marzo 2014
«Qualcuno sotto tono? Solo l'allenatore... Mi prendo io le responsabilità di questa sconfitta». Questo significa essere un leader, un condottiero, un punto di riferimento. Contro il Napoli non si è vista la solita Juve, ma Antonio Conte certo non scarica le colpe sui suoi uomini, anzi . Il tecnico se ne fa carico completamente e analizza la gara serenamente:« Il primo tempo non è stato buono come approccio e personalità. Sono stati bravi a tenerci bassi e noi siamo stati poco aggressivi. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, ma nei novanta minuti il Napoli ha meritato di vincere. Abbiamo pagato dazio al fatto che stiamo giocando sempre gli stessi a causa degli infortuni. Non dimentichiamo poi che avevamo di fronte un Napoli costruito per vincere e che ha speso più di 100 milioni sul mercato. Noi ne abbiamo investiti 25, rientrando di quei soldi con le cessioni di Giaccherini, Matri e Marrone. Nei tre anni della mia gestione abbiamo acquistato ottimi giocatori, ma senza spendere certe cifre».
Basti pensare all'acquisto low cost di Tevez, campione straordinario sempre più decisivo. Al San Paolo non c'era causa squalifica e a chi chiede quanto possa aver pesato la sua assenza, Conte risponde così: «Chi ha giocato oggi ha fatto bene. Non dimentichiamo che Vucinic è stato fermo per due mesi e mezzo, Giovinco è rientrato per questa partita e Quagliarella ha avuto qualche problema. Inoltre Llorente sta giocando sempre e Osvaldo quando viene chiamato in causa fa sempre la sua parte... Certo, Carlos è un giocatore di personalità e quando le partite diventano calde sa farsi sentire. Oggi non c'era, ma rientrerà a Lione».