16 febbraio 2014
A dispetto di ogni critica o dubbio, la Juventus c’è sempre, ora come non mai. Questo il messaggio che ha voluto lanciare Antonio Conte al campionato dopo l’ennesima, sfavillante prestazione casalinga. Una vittoria rotonda, netta, in cui la squadra non ha concesso nulla agli avversari. Neanche la marcatura della loro unica rete.
Dopo il Verona aveva chiesto ai suoi massima attenzione, e il gruppo anche quest’oggi ha seguito la sua guida fino al trionfo finale.
«Non è che aspettassi risposte particolari», ha chiarito Antonio Conte intervistato da Sky. «I calciatori le risposte danno in allenamento. Può capitare di alzare la voce per non smarrire la via maestra: dopo Verona, era giusto che quel tipo di esitazione non passasse inosservata se dobbiamo crescere».
Il Mister ha quindi aggiunto: «Ho fatto notare che certi punti non vanno lasciati per strada soprattutto se dobbiamo fare qualcosa di storico».
L’appuntamento con la storia è a maggio, quando in corso Galileo Ferraris potrebbe arrivare il terzo scudetto di fila. «Vincere per tre anni non è semplice per nessuno, questi ragazzi lo stanno facendo e quando vedo che ci sono spiragli per sentirsi tranquilli, cerco di tenere alta la tensione».
La tensione quest’oggi è stata massima, anche in quei sette minuti fra il gol che ha accorciato le distanze per i clivensi e il definitivo sigillo di Llorente che ha chiuso la partita.
«E’ difficile avere per 95’ sempre la stessa intensità. In questo periodo non possiamo permettercelo, appena abbassiamo un attimo l’attenzione succede di tutto. Ed oggi è successo che il Chievo che non ha mai tirato in porta nel primo tempo segnasse. Ci sta, va bene, il percorso di crescita, bisogna migliorare anche dopo questo gol che siamo riusciti a farci».
Lì dietro Napoli e Roma non mollano, e Conte lo sa bene. «Per questo motivo dico che dobbiamo tenere le antenne ben alte, devi essere bravo in questi momenti a capitalizzare e non rallentare la tua corsa»
Otto punti in più dell’anno passato non lasciamo nessun margine di dubbio sulla forza di una squadra forgiata nelle vittorie. «E’ la Juventus più completa di tutte, da tutti i punti di vista, tecnico tattico e fisico. La prima Juve era arrembante, abbiamo vinto da imbattuti, sfidando il Milan che aveva campioni come Ibra, che fino a quel momento aveva sempre vinto lo scudetto in ogni squadra, l’inter del triplete e il Napoli di Cavani Hamsik e Mazzarri. L’anno scorso ci siamo confermati, ora siamo migliorati sotto tutti gli aspetti».
Infine, l’elogio del Mister che non va tuttavia a qualche giocatore in particolare, bensì ad ognuno dei suoi campioni.
«Tutti mi hanno sorpreso in positivo, e mi auguro e spero continuino a sorprendermi».