23 marzo 2014
E con questa sono sei vittorie consecutive, contando sol il campionato. Cinque di queste sono arrivate senza subire reti e le ultime tre con il “minimo sforzo”, vale a dire per 1-0. Un dato non banale per una squadra impegnata su più fronti, perché significa avere nono solo la forza di ottenere il risultato, ma anche la capacità di non strafare. Un bene prezioso, quando gli impegni sono tanti: «Siamo migliorati a livello, di maturità, consapevolezza e umiltà – sottolinea Conte dopo la vittoria contro il Catania - Ed è grazie a questo se stiamo facendo tutti questi punti, anche se gli avversari ci conoscono meglio. Giocando ogni tre giorni non possiamo andare sempre al massimo, ma ora riusciamo a gestire le forze. Questo è un momento di difficoltà a livello di infortuni e stanno giocando sempre gli stessi, ma tutti stanno dimostrando di essere grandi uomini oltre che grandi calciatori».
Il successo del Massimino non ha messo la parola fine al campionato solo perché la Roma non perde un colpo: «E' un altro passo in avanti. Stiamo viaggiando a ritmi straordinari, ma dobbiamo rendere merito alla squadra di Garcia che sta facendo un ottimo campionato. L'Europa League ci costringe a giocare ogni tre giorni e dobbiamo tenere il piede schiacciato sull'acceleratore. Noi scendiamo in campo sempre per vincere. In campionato stiamo facendo cose straordinarie, in Europa League vogliamo andare avanti e cercheremo di gestire le forze».
Visti i tanti impegni il turnover è obbligato e i bianconeri stanno rispondendo alla grande. Si prenda ad esempio Osvaldo, che a Catania ha sì fallito due occasioni, ma ha anche sfornato l'assist vincente per Tevez: «Daniel si è inserito molto bene. Il suo problema è solo che non ha iniziato la preparazione con noi, ma ha grandissime qualità e allenato nella giusta maniera potrebbe diventare un giocatore importante per la Juventus. E' un ottimo ragazzo e se avessimo il tempo di lavorare anche a livello fisico oltre che tattico, potrebbe dare ancora di più».
Conte insomma può essere soddisfatto per il successo del Massimino. Una vittoria ancor più sofferta del solito per il tecnico, visto che è stato costretto a seguire un'ora abbondante di gara dalla tribuna, visto che al 27' del primo tempo l'arbitro ha deciso di allontanare dal campo sia lui che Maran: «Penso che il signor Damato abbia voluto dare un monito ai giocatori cacciando gli allenatori per stemperare gli animi – spiega Conte - Abbiamo entrambi capito il momento, del resto non era una partita semplice».