20 agosto 2014
La maglia numero 9 sulle spalle, «Come Morata, per far vedere che investiamo nel futuro» e un sorriso soddisfatto sul volto. John Elkann si gode Villar Perosa, la festa e lo straordinario affetto della gente, per la prima volta con i suoi figli e quelli di suo cugino Andrea: «E' stato bello averli qui. E' sempre un momento di festa in famiglia e di ritrovo. Il clima è buono e l'allenatore è juventino da sempre, mi ha confermato che aveva il poster di Platini in camera. La squadra è stata ulteriormente rinforzata e ora ci aspetta una stagione ambiziosa, come sempre per la Juventus».
Ambizione, ma anche «piedi ben saldi per terra, come la Juventus ha sempre dimostrato di avere. I tifosi vogliono vincere e la Juve anche. Lo ha fatto molto in passato e la determinazione che si è vista anche oggi da parte della squadra e del mister è la stessa di sempre».
L'abbraccio dei tifosi a Villar è come sempre caldissimo, ma la Juve, specie dopo la tournée, ci è abituata: «Mi hanno raccontato dell'accoglienza in Australia, con 500 persone all'aeroporto – spiega Elkann - o in Indonesia, con i cori in italiano e lo stesso dicasi per Singapore . La Juve è una grande squadra ed è seguita in tutto il mondo».
L'ultimo pensiero è per Antonio Conte, nuovo commissario tecnico: «E' positivo che sia l'allenatore della Nazionale. Gli ho fatto l'in bocca al lupo e gli auguro lo steso successo che ha ottenuto con la Juve».
