04 ottobre 2014
Dopo il successo nella prima delle tre “finali” individuate da Simeone in conferenza stampa alla vigilia di Atletico-Juve, i suoi ragazzi non riescono a riconfermarsi in campionato e perdono la seconda contro i rivali del Valencia.
La squadra del tecnico argentino esce sconfitta dal Mestalla, tra le cui mura i ragazzi di Espirito ora secondi in classifica sono stati finora impeccabili. I gol subiti arrivano in una manciata di minuti tra il 6' e il 13' del primo tempo: un autogol di Miranda apre le marcature, mentre il secondo e il terzo portano le firme di Gomes e Otamendi. La rete del momentaneo 3-1 la firma Mandzukic intorno alla mezz'ora. Alla fine del primo tempo, l'Atletico sciupa la ghiotta occasione del 3-2 mancando un penalty con Siqueira. Nel finale, espulso Cerci per doppia ammonizione: la prima dopo 3 minuti dal suo ingresso in campo, al 69’; la seconda, a tempo scaduto per un fallo di mano. Il Barcelona, vittorioso per 0-2 in casa del Rayo Vallecano, torna da solo al comando, mentre l’Atletico scivola a meno tre dal Valencia e a meno cinque dalla vetta, in quinta posizione. Il Siviglia, che ha regolato il Deportivo La Coruna per 4-1, ha effettuato l'annunciato sorpasso, assieme al Real Madrid, che ieri ha dato spettacolo con una goleada ai danni dei baschi del Atl. Bilbao.
Qualche km più a nord, il Malmoe, fresco della prima vittoria in Champions contro l’Olympiacos, ha affrontato e battuto l’AIK Stockholm, in un'altra partita decisa allo scadere. Con la vittoria di ieri, l'ex club di Ibrahimovic ha conquistato il suo secondo titolo consecutivo (il 18° in totale) in Svezia: a tre giornate dalla fine, infatti, è irrecuperabile lo svantaggio di 12 punti che ha maturato l'IFK Gotenborg inseguitrice.
La formazione di Stoccolma è stata punita da un gol del solito Rosenberg all'86', che ha portato il match sul punteggio finale di 2-3. Le altre reti dei nostri eurorivali di Kiese Thelin e Eriksson. Il Malmoe potrà ora concentrarsi ancor più sulla Champions League, che disputa per la prima volta nella sua storia.
In Grecia, invece, non si è giocato a pallone in segno di rispetto per la morte del tifoso Kostas Katsoulis, supporter dell’Ethnikos Pireo, squadra di terza divisione, colpito da un sasso alla testa lo scorso 14 settembre mentre seguiva la sua squadra del cuore. La tragedia si era consumata allo stadio Nea Alikarnassos, ad Heraklion. Il 46 è scomparso dopo settimane di coma, e in segno di lutto sono state sospese tutte le partite del campionato greco dalla prima divisione in poi per ordine del ministro dello sport greco, Yiannis Andrianos.
La sesta giornata del torneo, che avrebbe visto l’Olympiacos in campo contro il PAOK capolista, è stata rimandata a data da destinarsi.