08 maggio 2018
ALLEGRI
«Vincere la Coppa ci spingerebbe ancor di più nella storia della Juventus. Dobbiamo giocare con grande entusiasmo. Contro il Milan sono sempre gare equilibrate e una finale lo sarà ancora di più». Massimiliano Allegri vuole fortemente la quarta Coppa Italia consecutiva, ma sa che ci sarà da sudare: «Affronteremo una squadra che può metterci in difficoltà con le ripartenze, che ha giocatori tecnici e quindi dovremo avere testa e equilibrio. Domani mi aspetto che i ragazzi regalino ai tifosi, alla società e a me un'altra bella serata».Sulla formazione Allegri non anticipa nulla: «Abbiamo tre centrali: Barzagli, che oggi compie gli anni e meriterebbe un bel regalo, Benatia e Rugani. Giocheranno due di loro. A parte Howedes e Benatia comunque stanno tutti bene e farò le mie valutazioni. Dybala? È un grande giocatore, che ha segnato molto e farà una partita importante, perché potrà sfruttare gli spazi».
Il tecnico bianconero trova come avversario un suo ex giocatore, ora collega stimato: «Rino è un testone e che volesse fare l'allenatore si capiva. Non è semplice sedere sulla panchina del Milan, ma è molto bravo e sta ottenendo ottimi risultati. Quando sei stato un grande campione e smetti rimetterti in discussione in altro ruolo non è semplice. E poi mi sembra anche più pacato...», conclude sorridendo Allegri.
BUFFON
«Sono passati quasi 20 anni dall'ultima che ho giocato ed è stimolante viverne un'altra». Gigi Buffon si prepara a vivere l'ennesima grande sfida della sua carriera, anche se in una competizione non abituale per lui, visto che negli anni aveva lasciato solitamente il palcoscenico della Coppa Italia ai suoi vice. Anche per questo motivo forse, il capitano appare particolarmente carico e determinato: «Con il Milan ho cominciato ben presto a capire che non si parte mai favoriti. Ho giocato quattro finali con il Milan, due le hanno vinte loro ai rigori, le altre due noi, una ai rigori e una ai supplementari. Regna sempre un grande equilibrio al di là dei valori tecnici e domani penso che sarà ancora così. Stanchezza? In queste partite non esiste».
La Juve va a caccia del primo trofeo di una stagione che, ancora una volta, ha visto i bianconeri protagonisti assoluti: «Di semplice quest'anno non c'è stato nulla e ci sarebbero potute essere delle sorprese. Abbiamo tenuto le antenne dritte e se pensiamo a quanto accaduto nelle ultime settimane ora siamo moderatamente fiduciosi, ma sfido chiunque ad esserlo stato a San Siro all'86° minuto.La nostra forza? Nel momento in cui la Juve dà la sensazione di essere spacciata riesce a rimettere in piedi una stagione con dei colpi di coda degni di una squadra che ha davvero sette vite».