15 ottobre 2014
La Primavera della Juventus è partita forte: 10 punti in campionato e una gara in meno rispetto alla Fiorentina capolista ora a quota 13, un gioco già ben definito e un attacco prolifico, autore già di 13 reti in quattro partite. Fabio Grosso insomma ha di che sorridere, ma più che per i risultati, la sua soddisfazione nasce dall'atteggiamento dei suoi giocatori: «Ci sono ragazzi con grandi qualità e il lavoro quotidiano viene sempre svolto con grande entusiasmo. E' quello che cerco di trasmettere ogni giorno, perché alla loro età penso che rappresenti la base per puntare in alto. I risultati finora sono stati buoni, anche se siamo inciampati a Madrid, ma queste gare servono, per capire a che punto siamo della nostra crescita».
Le differenze tra il campionato e la Youth League sono evidenti e non tanto per la forza delle avversarie, quanto per la mentalità : «In Italia ancora tante squadre schierano giocatori al limite dell'età e quindi sono più esperte, perché uno o due anni di differenza possono essere determinanti. In Europa si intravede più serenità, meno ricerca del risultato e più del miglioramento. Questo è anche il nostro obiettivo principale: dobbiamo farli crescere, come giocatori e come uomini per poter affrontare campionati importanti. E' difficile tirare fuori le qualità, ma se c'è l'ambiente giusto ci si può riuscire e la vera vittoria è riuscire a creare dei giocatori forti».
Certo, anche i risultati hanno il loro peso e per quanto riguarda la Youth League per il tecnico bianconero «sarà la doppia sfida con l'Olympiakos a orientare la qualificazione. L'Atletico è a sei punti, noi siamo a pari merito a tre e chi avrà la meglio nel doppio confronto avrà più chance».
Guardando al campionato e al prossimo impegno con la Pro Vercelli, Grosso presenta così gli avversari: «E' una squadra matura, fisica e sarà una gara difficile, come tutte le altre. Non mi piace però parlare degli altri, perché i ragazzi sanno che chiunque ci affronti darà sempre il massimo e che loro devono almeno riuscire a mettere in campo la stessa voglia, per poi far emergere le loro qualità. Dobbiamo sempre cercare il massimo – conclude Grosso – e quando porti questi colori, significa provare a vincere sempre».