08 febbraio 2019
La location è d’eccezione: l’Aula del Tempio, cuore pulsante della Mole Antonelliana. In questo suggestivo luogo è stata presentata “Gulp! Goal! Ciak!”, che attraverso due grandi mostre - dal 9 febbraio e fino al 20 maggio ospitate allo Juventus Museum e al Museo Nazionale del Cinema e curate da Luca Raffaelli - racconta la storia del fumetto nel rapporto con il calcio e con il cinema. Due percorsi espositivi che attraversano la storia di due mondi caratterizzati da una forte ricchezza iconografica. A rappresentare il club bianconero, questa mattina, è intervenuto Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum. «Per la mia generazione il rapporto con il calcio è nato con una rivista che si chiamava Calcio Illustrato, poi divenuta Calcio e Ciclismo Illustrato. Usciva il mercoledì perché dovevano preparare i disegni di come si erano svolte le azioni dei gol e noi - allora studenti liceali - lo prendevamo sempre. E’ un ricordo di gioventù. Noi fermavamo il tempo guardando e riguardando i gol e le loro illustrazioni. Questa mostra non parla solo della Juventus ma è per tutti, è per gli appassionati di calcio. Il nostro infatti non è solo un museo sportivo ma anche culturale».
I NUMERI DEL MUSEO BIANCONERO
Garimberti ha poi parlato degli straordinari numeri dello Juventus Museum. «In oltre sei anni di vita abbiamo già superato il milione di visitatori. La cosa più sorprendente è che il numero continua a crescere: nelle vacanze di Natale sono passati oltre 14mila persone. Il museo cresce perché non è statico, vive e si anima, e per animarlo ogni anno facciamo una mostra diversa, perché vogliamo sempre stimolare la gente che c’è già stata a tornare».
LA SODDISFAZIONE DEL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Secondo Sergio Toffetti, presidente del Museo Nazionale del Cinema «Gulp! Goal! Ciak! nasce per far giocare i visitatori con i tre più grandi linguaggi della modernità: calcio, cinema e fumetto. E al tempo stesso costruire un ponte tra due dei più popolari musei italiani». Gaetano Renda, consigliere d’amministrazione del museo, ha aggiunto che «i fumetti sono stati per me il cinema di carta. Il legame tra cinema e fumetto è sempre stato fortissimo».
PAROLA AL CURATORE
Entrambe le mostre sono state curate da Luca Raffaelli. «E’ una grande soddisfazione aver portato a termine questo progetto. Sono due mostre molto diverse in altrettante materie assai differenti. Il rapporto tra calcio e fumetto è quasi nuovo, praticamente mai toccato in precedenza. Ne abbiamo trovati moltissimi legati al pallone, dividendo la mostra per capitoli. Il mio scopo è dimostrare come il fumetto sia uno strumento maturo e vario».