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Hellas Verona-Juventus | La cronaca

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Nella 25^ giornata di campionato, la Juventus pareggia 2-2 a Verona contro l’Hellas rimontando per due volte dopo essere andata in svantaggio - prima con la rete dal dischetto di Vlahovic e poi con l’acuto di Rabiot al 10’ del secondo tempo. Nel finale il forcing non porta a grandi occasioni e soprattutto non permette ai bianconeri di conquistare l’intera posta in palio.

Riavvolgiamo il nastro e riviviamo l’andamento di un match combattuto.

VERONA AVANTI CON LA PRODEZZA DI FOLORUNSHO

Allegri sceglie la coppia Vlahovic-Yildiz davanti, in un match che parte da subito a folate - con squadre stranamente allungate in avvio che portano a un paio di contropiedi in entrambe le metà campo: il migliore è quello condotto dai bianconeri al 6’ che riesce a liberare Yildiz al tiro. La conclusione del giovane talento turco però è respinta dall’intervento di Dawidowicz, in una fase convulsa di gioco che scalda da subito il pubblico sugli spalti. La risposta all’8’ del Verona arriva su una leggerezza in fase di impostazione di Gatti che porta alla conclusione di Lazovic, controllata da Szczesny. Passano 180 secondi e l’Hellas trova il gol del vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Folorunsho che al volo di sinistro trova una rete sensazionale, con una traiettoria imparabile che va a infilarsi alla destra di Szczesny.

PAREGGIA DUSAN DAL DISCHETTO

Lo svantaggio è un colpo per i bianconeri, che provano a ricomporsi subito per cercare di ribaltare il match: il primo squillo arriva grazie alla giocata nello stretto di Yildiz e Cambiaso che libera Rabiot, ma il suo sinistro viene deviato in corner da Montipò. Yildiz trova un’altra accelerazione al 18’, con scarico per Cambiaso che sposta la palla sul sinistro e incrocia sul primo palo, ma il tentativo sfila via sul fondo. La gara resta combattuta e al 27’ arriva la svolta attesa dai bianconeri: la conclusione dal limite dell’area di Kostic che accompagna bene l’azione viene letteralmente parata con la mano sinistra da un avversario. Calcio di rigore e dal dischetto Vlahovic incrocia il sinistro e fa 1-1. Una scossa fondamentale anche dal punto di vista psicologico per i ragazzi di mister Allegri.

La partita è aperta e con continui ribaltamenti di fronte: il Verona ci prova un paio di volte dal limite dell’area, prima con Lazovic e poi con Duda a cavallo del 35’ di gara - con i bianconeri che cercano di alzare la pressione nella metà campo dell’Hellas. Le squadre continuano a essere spezzate in due, non favorendo il ritmo, ma garantendo spazi in ripartenza a Yildiz, che al 43’ lanciato verso la porta avversaria non si accorge di Vlahovic fermo in area ad attendere il pallone - perdendo così un’ottima occasione per la Juventus. Il turco prova più volte di tecnica a liberarsi, ma ai ragazzi di Allegri manca sempre lo spunto per liberarsi al tiro: si va così a riposo all’intervallo sull’1-1.

Vlahovic_Verona_Juventus

RABIOT RISPONDE A NOSLIN: 2-2 NEL GIRO DI 3 MINUTI

Nella ripresa passano 40 secondi e il Verona ci prova subito sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Magnani che colpisce di testa sul primo palo e manda il pallone di poco alto. La gara resta combattuta e al 6’ l’Hellas trova un’altra conclusione dalla distanza impegnando Szczesny e tenendo sotto pressione la difesa bianconera. Un forcing che all’8’ porta di nuovo in vantaggio la squadra veneta, che attacca con tanti uomini e trova in maniera anche rocambolesca il pallone giusto per l’inserimento di Noslin che tira forte e riesce a superare l’estremo difensore juventino.

Questa volta però bastano soltanto 180 secondi per rimettere di nuovo in parità la sfida: al 10’ arriva la palla recuperata sulla trequarti del Verona, con Locatelli che guarda subito in mezzo e trova Rabiot in area che con la lucidità del realizzatore non sbaglia e segna subito il gol che vale il 2-2. Un pareggio che non cambia le intenzioni di Allegri, che manda in campo Chiesa già prima del 60’ e passa al tridente in attacco. Sulla prima ripartenza però è ancora una volta Cambiaso a essere più lesto degli altri, ma il suo sinistro finisce alto in un match pieno di capovolgimenti di fronte.

NEL FINALE LA JUVE CI PROVA, MA FINISCE IN PAREGGIO

Il cambio di modulo porta il baricentro della Juventus più in alto, generando così inevitabilmente più occasioni nell’area di rigore avversaria, ma a cercare il gol è ancora una volta l’Hellas: al 18’ lo schiaffo d’interno destro di Lazovic costringe Szczesny all’ennesima parata del match. Nella girandola dei cambi, Allegri ritaglia spazio in campo anche per Alcaraz - chiamato a dare supporto da mezzala alla spinta con cui i bianconeri vogliono provare a vincere la gara. Al 23’ prima imbucata del centrocampista argentino: il suo tocco d’esterno lancia Rabiot che mette il pallone in testa a Vlahovic, ma l’incornata dell’attaccante serbo non trovo di pochissimo lo specchio.

La Juventus aumenta la pressione, con il Verona che prova a dare fondo alle ultime energie rimaste - riuscendo a cavallo della mezz’ora a non abbassarsi troppo. La fitta rete di passaggi degli ospiti libera al 38’ Chiesa che fa partire il sinistro, ma il pallone sibila sopra la traversa. La brutta notizia arriva poco dopo, perché a cambi terminati si fa male Danilo alla caviglia - costretto a stringere i denti nonostante gli evidenti problemi a livello di mobilità. Una situazione che rende più macchinosa la manovra bassa di costruzione dei bianconeri, mentre davanti al 46’ una super combinazione Alcaraz-Chiesa libera l’esterno numero 7 al tiro su cui Montipò trova un’ottima parata di piede.

Finisce così 2-2 una gara che porta la Juventus a quota 54 punti in classifica.

IL TABELLINO

HELLAS VERONA-JUVENTUS 2-2

Reti: 11’ pt Folorunsho (V); 28’ Vlahovic (J), 7’ st Noslin (V), 10’ st Rabiot (J)

Hellas Verona: Montipò, Lazovic (29’ st Vinagre), Noslin (20’ st Swiderski), Dani Silva (40’ st Henry), Magnani, Dawidowicz, Suslov, Juan Cabal, Duda, Tchatchoua (40’ st Coppola), Folorunsho (29’ st Belahyane). A disposizione: Chiesa, Perilli, Tavsan, Mitrovic, Centonze, Charlys, Bonazzoli. Allenatore: Baroni.

Juventus: Szczesny; Gatti (12’ st Alex Sandro), Rugani, Danilo; Cambiaso (36’ st Weah), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (12’ st Chiesa); Vlahovic (36’ st Milik), Yildiz (21’ st Alcaraz). A disposizione: Pinsoglio, Scaglia, Iling-Junior, Miretti, Djaló, Nicolussi Caviglia, Nonge Boende. Allenatore: Allegri.

Arbitro: Marco Di Bello (Sez. AIA Brindisi)

Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA Brescia), Davide Moro (Sez. AIA Schio) IV uomo: Gianluca Manganiello (Sez. AIA Pinerolo)

VAR: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata)

AVAR: Daniele Doveri (Sez. AIA Roma 1)

Ammoniti: nessuno

Recupero: 3’ pt; 6’ st

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