11 gennaio 2025
17 novembre 2002.
Si gioca allo Stadio Delle Alpi il Derby della Mole, valido per la giornata numero 10 del girone di andata del campionato di Serie A.
La Juve porta a casa un poker pazzesco, frutto delle reti di Del Piero al minuto 6, Di Vaio al 33', Nedved al 52' e Davids all'89'.
Ecco le parole con cui Hurrà Juventus di dicembre racconta la stracittadina tinta di bianconero:
"La Juve vince il derby senza colpo ferire: gioca una partita superiore, su ritmi e schemi che il Toro non regge ed alla distanza il punteggio è largo e premiante. Non ci sono particolari demeriti dei padroni di casa in questo 0-4, c'è piuttosto la crescente consapevolezza che i bianconeri giocano un calcio esemplare, con pochissimi errori e con grandi entusiasmi. Buffon sventa la prima palla gol della partita, deviando un tiro maligno di Magallanes su punizione, ma la prima replica bianconera è subito vincente: punizione dal limite di Nedved sulla quale si avventa Del Piero che, superato dalla traettoria, prova un'invenzione, un colpo aereo con il tacco. E' una giocata funambolica, da campionissimo e la deviazione che Alex riesce ad imprimere alla sfera è decisiva: gol da antologia. La Juve non si accontenta e prosegue il proprio forcing, pressando il centrocampo granata a volte, persino, con 7 atleti. Ed è su un'azione che ha queste precise caratteristiche tattiche che Castellini sbaglia l'appoggio, a centrocampo. Nedved recupera subito la sfera, apre per Di Vaio che entra in diagonale calciando in modo sopraffino a rete ed è 2-0. La terza rete la segna personalmente l'irrefrenabile Nedved che svariando su tutto il fronte, da destra a sinistra, si tramuta in una vera e propria mina vagante. E il suo gol, dall'alto verso il basso all'incrocio dei pali sulla sinistra di Bucci, è un premio alla duttilità ed alla generosità. Il quarto gol è infine di Davids che concretizza una percussione centrale con un tiro imprendibile. Il Toro ha l'occasione di accorciare le distanze sul 3-0, avendo a disposizione un rigore che De Santis concede per un intervento aereo di Camoranesi su Osmanowsky, ma Buffon si oppone con esemplare intuito, lanciandosi sulla sinistra, al tiro di Ferrante."
