25 agosto 2023
Seconda puntata della nostra rubrica dedicata alla storia bianconera.
Da Udine ci spostiamo a Torino dove domenica 27 agosto 2023 la Juventus ospiterà il Bologna nel primo match casalingo della stagione 2023/2024.
Nel passato sono state tantissime le sfide tra bianconeri e felsinei e alcune di queste sono state davvero significative. Una ve l'abbiamo raccontata qui, ma non è sicuramente stata l'unica.
2002: CHE FINALE AL "DELLE ALPI"!
Un tassello importante verso il ventiseiesimo Scudetto la Juventus lo incastona il 3 marzo 2002 superando 2-1, quasi allo scadere, la formazione emiliana e si rivelerà di un'importanza capitale al termine della stagione quando - grazie al successo di Udine e alla contemporanea sconfitta dell'Inter a Roma contro la Lazio - la squadra di Marcello Lippi torna sul tetto d'Italia.
Tornando alla partita contro i felsinei, su Hurrà si legge:
«Grande match con un Bologna sempre più degno dell'altissima posizione in classifica e Juve che in rimonta conquista un successo che allunga la striscia positiva in campionato».
Quello contro i rossoblù, infatti, è il quattordicesimo risultato utile consecutivo in campionato, frutto di 10 vittorie e 4 pareggi. Un successo che arriva nei minuti finali di gara, a completare la rimonta bianconera. Sì, perchè il Bologna riesce a passare in vantaggio a Torino al 36' con Zauli - che circa quindici anni più tardi diventa l'allenatore della Primavera della Juventus prima e dell'Under 23 poi - e serve la zampata del solito Trezeguet un minuto più tardi per riequilibrare immediatamente l'incontro, andando negli spogliatoi sul punteggio di 1-1. Per David si tratta del gol numero 17 del suo campionato. Nel secondo tempo la Juve è alla disperata ricerca del vantaggio per restare attaccata alla prima posizione occupata dall'Inter e il racconto di Hurrà è eloquente:
«Nella ripresa prosegue l'assalto tambureggiante della Juventus, trascinata da un grande Nedved, e il meritatissimo 2-1 arriva al 40', grazie a un autogol di Tarantino. Da segnalare, nell'occasione, il bel gesto pubblico di Enzo Maresca, che va immediatamente a consolare l'avversario affranto. Onore al Bologna che si conferma squadra di prima fascia. La rincorsa della Juve continua».
Al termine di questa giornata, l'ottava del girone di ritorno, l'Inter continua a guidare la classifica a quota 52 punti, ma i nerazzurri sono seguiti a ruota dalla Vecchia Signora a quota 51, grazie al successo per 2-1 sugli emiliani, e dalla Roma a quota 50. Al quarto posto, ma un po' più staccata dalle prime tre della classe, c'è proprio il Bologna a 41 punti.
Una rincorsa lunga ed estenuante che si concluderà con il sorriso, come sappiamo, il 5 maggio 2002 con il titolo numero 26.
"NON C'È FANGO CHE TENGA!"
Ora, invece, torniamo indietro di quasi trent'anni esatti perchè, indubbiamente, tra i precedenti di Juventus-Bologna giocati in campionato, quello della stagione 1971/1972 è tra i più emozionanti. Nella foto si vedono Gianpietro Marchetti e Pietro Anastasi con lo Scudetto sulla maglia nell'anno successivo. Se lo si è potuto cucire, il merito va anche a ciò fecero proprio loro due nella partita del 12 marzo 1972.
Juventus-Bologna si gioca alla sesta giornata di ritorno. I bianconeri sono primi in classifica, ma la domenica è decisamente complicata. Si gioca su un campo «impossibile» e che la giornata possa avere il sapore della beffa lo si vede dal gol degli ospiti: un tiro di Perani contrastato da Morini che fa assumere alla palla una traiettoria impossibile da contrastare.
La Juve, però, non ci sta. Lo svantaggio le suscita una forza di reazione che si concretizza in un lungo assedio. Il terreno pesante non favorisce le giocate, ma i bianconeri non smettono mai un minuto di andare all'assalto.
Il pareggio arriva solo al ventiseiesimo della ripresa. Lo realizza Anastasi con un colpo di testa da pochi passi su una mischia da calcio d'angolo. Una delle tante che la Juve ha originato da quando si è trovata sotto.
La rete regala la giusta spinta alla squadra che, immediatamente dopo trova anche il gol della vittoria. Sull'azione successiva al pareggio, Marchetti effettua un tiro cross di destro dalla trequarti sinistra. La traiettoria è maligna, nessuno arriva alla deviazione e il pallone va a insaccarsi nell'angolo più lontano.
La Juve vince 2-1, sono 2 punti determinanti nella corsa tricolore che vedrà i bianconeri prevalere di una sola lunghezza su Milan e Torino. Hurrà Juventus sintetizza il senso dell'emozionante domenica con un titolo che fa riferimento al campo come insidia principale: «Non c'è fango che tenga!».