25 marzo 2014
Sei vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte: è questo lo score del Parma in trasferta, con 24 gol segnati (2 in più rispetto a quanto fatto in casa) e 16 subiti (esattamente quelli incassati al Tardini). Un percorso virtuoso, che spiega il campionato della squadra, attualmente al quinto posto in classifica e perciò qualificata per la prossima edizione dell’Europa League.
Eppure l’inizio non fu positivo: 3-1 a Udine nel primo viaggio fuori dall’Emilia; 0-0 a Catania; 2-2 a Firenze, un punto guadagnato nei minuti di recupero grazie a un colpo di testa di Gobbi; 3-2 a Verona, nonostante il Parma fosse andato all’intervallo in vantaggio per 1-2; 1-0 con il Genoa, con gol decisivo dell’ex Gilardino.
La svolta arriva alla tredicesima giornata, quando gli emiliani si recano a Napoli: un impegno apparentemente proibitivo contro la terza in classifica e, invece, arriva il primo successo per 0-1 grazie a un’invenzione di Cassano. Seguono poi due pareggi in rimonta – l’emozionante 3-3 con l’Inter e l’1-1 con la Sampdoria – prima di un’altra convincente prestazione a Livorno, dove i ragazzi di Donadoni vincono 0-3 grazie alla rete in apertura di Palladino e alla doppietta di Amauri nella fase finale dell’incontro.
Nel girone di ritorno il Parma infila una serie di partite tutte fortemente positive. Si comincia con l’1-2 a Verona con il Chievo, 3 punti ottenuti al minuto 93 grazie a un exploit di Lucarelli. Si prosegue con una goleada a Bergamo, uno 0-4 che vede andare a bersaglio giocatori diversi: Molinaro, Cassano e Schelotto, con l’aggiunta della sfortunata deviazione nella propria porta dell’atalantino Benalouane. A Sassuolo il bottino pieno è garantito da un gol di Parolo al primo minuto di gioco, mentre è più consistente il 2-4 sul Milan che regala ai ducali il quinto successo consecutivo in trasferta (in mezzo ci sarebbe stato il match con la Roma, sospeso sullo 0-0 dopo una decina di minuti).