03 novembre 2023
Altro appuntamento con Iconic Goals, la rubrica che ripercorre le reti più significative della storia bianconera in relazione ai match che attendono la squadra di Max Allegri. Per la Juventus la prossima tappa si chiama Fiorentina, una classica del campionato che può presentare diverse insidie sulla strada verso le posizioni di vertice. La partita è in programma domenica 5 novembre ore 20,45 allo stadio Artemio Franchi. Sono ben 84 i precedenti tra le due squadre in serie A in casa della Fiorentina: nel parziale si contano 28 vittorie della viola, 33 pareggi e 23 successi bianconeri. Tra le gare da ricordare in terra toscana, quella del 24 aprile 2016 occupa un posto speciale nel cuore dei tifosi juventini.
MANDZUKIC APRE LE DANZE, MA LA FIORENTINA GIOCA UN BEL PRIMO TEMPO
A 4 giornate della fine i bianconeri devono difendere 9 punti di vantaggio sul Napoli, la squadra di Max Allegri affronta la 35a giornata del campionato 2015/16 con la reale possibilità di chiudere anzitempo il discorso scudetto. Ma il campo della Fiorentina, come spesso è accaduto tra le corde delle sfide passate, può rappresentare diverse insidie e il primo tempo è lo specchio del peso specifico della serata. I padroni di casa sono in piena lotta Europa League e Paulo Sousa non può concedersi grandi pause per continuare a perseguire i propri obiettivi. L’approccio al match sorride alla Fiorentina: Bernardeschi (in maglia viola) segna, ma viene fermato per una posizione di offside, Kalinic si muove bene e più volte impensierisce il pacchetto difensivo bianconero. Gli uomini di Allegri attendono per una mezz’ora abbondante e poi, con il solito cinismo, colpiscono alla prima vera occasione da gol. Cross di Khedira dalla trequarti, sponda aerea di Pogba e conclusione di Mandzukic per lo 0-1 a 6 minuti dal termine della frazione. Il croato raggiunge la doppia cifra in termini di reti e prova ad indirizzare la gara. Prima dell’intervallo c’è ancora spazio per una chance viola: calcio d’angolo insidioso di Bernardeschi e schiacciata di testa per Marcos Alonso che si divora il pallone del pareggio. Qualche affanno, ma la Juve è in vantaggio al riposo.
POGBA MANCA LO 0-2, KALINIC LA RIPRENDE
La ripresa si apre con il triangolo Pogba-Mandzukic, il francese si invola verso la porta ma non riesce a coordinarsi a dovere e manda largo a tu per tu con il portiere. La Juventus gestisce egregiamente ritmi e momenti della frazione riducendo i rischi al minimo, i ritmi di gara si abbassano in maniera notevole. Al minuto 81, però, il match svolta. Bonucci sbaglia in fase d’impostazione, Kalinic ne approfitta rubando palla e infilando Buffon dal limite dell’area. Il Franchi esulta, è un pareggio dal sapore amaro per i ragazzi di Allegri, che però potrebbe comunque servire sulla via dello scudetto.
MORATA ENTRA E PUNGE, BUFFON IPNOTIZZA KALINIC E LA JUVE CONQUISTA LO SCUDETTO
Gara chiusa? Assolutamente no. La mossa del mister si chiama Alvaro Morata, lo spagnolo prende il posto di Dybala e si lancia nella mischia pronto a lasciare il segno. Corner bianconero: Pogba crossa sul palo lontano, torre di Mandzukic per il tentativo di Evra, palla deviata e correzione in rete proprio di Morata. In meno di un minuto dall’ingresso in campo “El-Ariete” graffia e riporta la Juventus in vantaggio. A ricamare la notte di Firenze ci pensa Buffon: al 90° Kalinic viene atterrato in area da Cuadrado, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso croato, ma Gigi indovina l’angolo e risponde da campione; è il sigillo finale. Rete in coda e penalty neutralizzato che valgono doppio grazie al successo della Roma sul Napoli, i bianconeri si vestono da campioni d’Italia per la quinta volta di fila.
Uno scudetto alla “Holly e Benji”. Che campioni, Alvaro e Gigi!