29 novembre 2016
È giovane, talentuoso e molto, molto determinato.
Parliamo di Roman Macek, centrocampista della Primavera di Fabio Grosso, diventato ormai uno dei veri uomini cardine della nostra Under 19, che ieri sera si è raccontato al microfono di Antonio Romano, su JTv.
«Provengo da una famiglia di pallavolisti – spiega, ripensando ai suoi esordi in Repubblica Ceca, sua nazione d’origine – Non è stato facile convincere i miei del fatto che volessi giocare a calcio. Ma per me è sempre stata una passione troppo forte: ho tifato la squadra per cui giocavo, ma in contemporanea seguivo anche il calcio all’estero, e in Italia ovviamente la Juventus».
E poi, proprio la Juve lo chiamò: «Quando mio padre me lo disse pensavo fosse un sogno, non ci credevo nemmeno. Ho realizzato cosa stava accadendo dopo qualche giorno di stage qui, quando sono stato ufficialmente “preso”. Da allora, da quando sono qui a Torino, non potrei stare meglio. Ho dovuto subito imparare la lingua – spiega, in ottimo italiano – perché se ci si sa esprimere tutto diventa più semplice: devo ringraziare i miei professori qui al J|College».
Roman ha appreso non solo la lingua, ma anche il calcio del nostro paese: «Qui si gioca in modo diverso dall’estero. Poi, noi siamo la Juve, vogliamo e dobbiamo vincere sempre. La nuova formula del campionato Primavera ci permette di viaggiare molto e di incontrare tanti avversari che prima non conoscevamo, tutte le partite sono complicate. Certo, quando invece giochiamo a Vinovo, tutti sanno che è dura venire a fare risultato qui».
Sono vere e proprie esperienze di vita, in campo nazionale ed europeo, per i nostri ragazzi: «Quest’anno il nostro girone di Youth League era veramente competitivo, con tre squadre ugualmente forti come avversarie. Abbiamo preparato ogni match come una finale e vogliamo continuare, per mantenere il primo posto».
E fuori dal campo? «Sono stato accolto benissimo fin dall’inizio, sto bene, ho tanti amici come Kastanos con cui passo il tempo libero, ma in generale devo dire che sto bene con tutti»