17 dicembre 2013
Per arrivare ad affrontare la Juventus, l’Avellino di Massimo Rastelli ha dovuto superare ben tre turni, tutti giocati davanti al proprio pubblico.
Il primo ostacolo l’ha incontrato l’11 agosto, affrontando il Monza, squadra che milita il Seconda Divisione. A decidere la qualificazione ci ha pensato Castaldo, autore del gol poco prima della mezzora. Nonostante abbiano giocato più di un tempo in superiorità numerica per l’espulsione del monzese Finotto, i lupi non sono riusciti a incrementare il vantaggio.
Identico risultato si è avuto sei giorni dopo contro il Cesena, club di pari categoria. Autore della rete, siglata a metà della prima frazione di gioco, è stato il bulgaro Galabinov.
Infine, il 3 dicembre 2013 i verdi hanno superato il Frosinone col punteggio di 2-1. D’Angelo ha portato avanti i padroni di casa al ventiduesimo. Nel finale è arrivato il 2-0 di Castaldo e il punto della bandiera di Ciofani quando ormai si era già nei pressi del fischio finale.
In questa partita, Rastelli ha schierato un 3-5-2 così composto: in porta Seculin; reparto arretrato composto da Izzo, Peccarisi, Bittante; a centrocampo Zappacosta, D’Angelo, Togni, Schiavon e Dia; coppia d’attacco formata da Galabinov e Soncin.
Nell’ultima partita di campionato, la trasferta di Trapani di sabato scorso, terminata 1-1, l’Avellino ha optato per un 4-3-1-2 così determinato: Seculin; Zappacosta, Izzo, Peccarisi, Bittante; D’Angelo, Arini (autore del gol del momentaneo 0-1, per un vantaggio durato solo un minuto), Schiavon; Millesi; Castaldo, Soncin.