07 luglio 2014
Un fuoriclasse inarrivabile, una leggenda senza tempo. Quando si pensa ai più grandi di sempre il nome di Alfredo Di Stefano è uno dei primi che vengono in mente, perché con la sua classe infinita e il suo Real Madrid ha scritto pagine indelebili di storia. Elencare tutti i suoi successi è un compito improbo: bastino le cinque Coppe dei Campioni consecutive, la Coppa Intercontinentale del 1960, gli otto campionati, i due Palloni d'Oro conquistati con le Merengues. Una squadra stellare, che la Juventus affrontò in tre occasioni, nella febbraio 1962, nei quarti di finale di Coppa dei Campioni: fu proprio Di Stefano a decidere la prima sfida, giocata a Torino e vinta per 1-0 dal Real con un suo calcio di rigore. La Juve si rifece al Bernabeu, imponendosi con un gol di Sivori e si rese necessario lo spareggio. A Parigi vinse il Real 3-1 e Di Stefano non segnò, ma si rifece subito in semifinale, contro lo Standard Liegi, siglando il primo dei quattro gol dei Blancos e divenendo il capocannoniere di quell'edizione, vinta poi dal Benfica, con sette reti.
Alfredo Di Stefano è scomparso oggi, all'età di 88 anni e la Juventus si unisce al cordoglio di tutto il mondo del calcio per la scomparsa di un fiero avversario, di un campione inimitabile.