27 luglio 2017
Gigi Buffon si prepara a vivere un'altra stagione da assoluto protagonista. Potrebbe essere l'ultima, oppure solo una nuova tappa, di una carriera straordinaria. Un pensiero che non turba minimamente il capitano, concentrato sulla preparazione in questi giorni “americani”: «Vivo questi momenti con ancor più felicità e spensieratezza – spiega il numero uno - Sapere che questo potrebbe il mio ultimo anno è accattivante. Le emozioni sono quelle che ti accompagnano sempre all'inizio di un percorso. C'è tanta voglia di far bene, di sudare. L'obiettivo è sempre competere per i traguardi più importanti anche se quello primario è migliorarsi».
IL CALCIO NEGLI USA
Nel suo percorso Gigi ha vissuto tante estati di calcio, diversissime tra loro: dai ritiri in montagna dei primi anni alle tournée in giro per il mondo dell'ultimo periodo c'è un abisso. E anno dopo anno ha visto cambiare anche il clima che accompagna gli spostamenti e le partite della Juve. Basti pensare agli oltre 82.000 spettatori del Metlife Stadium, una cifra impensabile qualche anno fa, per rendersene conto: «Aver giocato contro il Barcellona ha aiutato – sottolinea Buffon - ma un pubblico del genere dimostra che anche negli Stati Uniti il calcio sta riscuotendo interesse. Una quindicina di anni fa giocammo a New York contro il Milan la Supercoppa italiana e allora eravamo le squadre europee più “splendenti”, ma allo stadio c'erano la metà delle persone di questa volta. Evidentemente il calcio in questa terra è cresciuto. Avversari tosti? Sono partite particolari. Servono a trovare la miglior condizione e per delle verifiche e delle conferme sia individuali che di squadra, ma non vanno esasperate».
ANCORA SU CARDIFF
Quanto a esasperazione l'esempio più eclatante è la sconfitta in finale di Champions League, che ha scatenato reazioni e fantasie incontrollate: «Cardiff ha lasciato frustrazione per aver perso una finale a cui tutti tenevamo molto – ribadisce Gigi - Quello che si è detto dopo mi interessa poco, ma torno a ripetermi per essere chiaro e onesto nei confronti dei tifosi: abbiamo perso perché abbiamo trovato una squadra superiore. Non è accaduto assolutamente nulla e se dico questo è perché voglio che la gente della Juve sappia che il nostro attaccamento e la nostra professionalità non potevano certo essere destabilizzati da fantomatiche liti».
L'ADDIO DI BONUCCI
Il discorso si sposta sull'addio di Bonucci: «Leo è stato un punto fermo della nostra squadra – ricorda Buffon - Lo ringrazio e lo ringrazieremo sempre per quanto ha dato alla causa. La Juve ha sempre avuto grandi campioni, alcuni se ne sono andati, altri sono rimasti, altri ancora arriveranno e altri ancora se ne andranno, ma la Juve andrà avanti».
COMPLIMENTI FEDERICA!
Infine, un pensiero per Federica Pellegrini, fresca di oro ai Mondiali di Budapest nei 200 stile libero:«Le faccio i complimenti perché solo con una grande forza mentale e morale, unita al talento che va sempre alimentato, puoi competere e toglierti soddisfazioni così grandi. Per cui tanti complimenti – conclude Gigi - È un successo che fa bene all'Italia e al movimento sportivo italiano».