11 aprile 2014
Tornare a Udine, per Mauricio Isla non può non avere un gusto particolare. In Friuli il cileno ha conosciuto il calcio italiano, si è levato enormi soddisfazioni centrando per due stagioni consecutive i preliminari di Champions League, ma ha anche subito l'infortunio più grave della sua carriera. Tutte esperienze che lo hanno aiutato a crescere come uomo, ancor prima che come giocatore: «Ringrazio l'Udinese per tutto quanto mi ha dato -sottolinea Isla ai microfoni di JTv - In Friuli ho vissuto anni fantastici, mi sono sempre trovato bene ed è grazie a quell'esperienza se oggi sono nella miglior squadra d'Italia. Sarà una partita tosta, perché anche se l'Udinese non è più quella di due anni fa, ha giocatori importanti come Di Natale, Pereyra, Muriel... E poi contro la Juve dà sempre il 100%. quindi dovremo stare attenti e giocare come sappiamo, perché sei partite dalla fine è importante vincere».
L'Udinese catalizza le attenzioni di tutti i bianconeri, ma è inevitabile, dopo il sorteggio di Nyon, chiedere a Isla un parere sulla doppia sfida contro il Benfica che attende la Juve in semifinale di Europa League: «E' una squadra forte, che può contare su un attaccante come Cardoso e elementi del valore di Savio, e dovremo affrontarla al meglio. Sono più di dieci anni che la Juve non raggiunge una finale europea, mancano due partite per arrivarci a giocarcela in casa nostra e ci teniamo molto. Il percorso finora è stato difficile, con partite dure come quelle contro il Lione, una squadra giovane che ha giocato due ottime gare. Le sfide più belle? Quelle contro la Fiorentina».