19 aprile 2020
Dici Atene e pensi immediatamente alla finale di Coppa dei Campioni del 1983, al popolo bianconero in viaggio per un sogno e all'inaspettata vittoria dei tedeschi dell'Amburgo. Un trasferimento di massa come probabilmente non si è mai visto, anche perché quella Juventus con gli italiani campioni del mondo e l'aggiunta di Michel Platini e Zbigniew Boniek si meritava il ruolo di favorita non solo per la forza dell'organico, ma anche e soprattutto per quanto messo in mostra nei turni precedenti.
Ma la frequentazione della capitale greca da parte della Signora va ben oltre quell'appuntamento. Ed è una vera sorpresa conteggiare le sfide giocate in quella città, scoprendo che sono di gran lunga superiori a metropoli calcisticamente decisamente superiori. La Juve è scesa in campo ad Atene ben 13 volte in occasioni di incontri ufficiali tra Coppa dei Campioni, Champions League e Coppa Uefa, alle quali va aggiunto un incontro amichevole disputato il 4 settembre del 1974, un 4-2 a favore dei bianconeri sull'Olympiacos Pireo, con doppietta di José Altafini e i gol di Roberto Bettega e Fernando Viola. A Londra, Manchester o Barcellona abbiamo giocato molto di meno, anche se nella nostra memoria conserviamo certamente più ricordi per l'importanza di quei match.
LO STADIO DEL MARATONETA
Più che una suddivisione delle nostre avventure ad Atene per squadre incontrate, vale quella per stadi, visto che in certi impianti abbiamo affrontato club diversi e pure molto rivali tra di loro (un aspetto che chiunque abbia mai visto un derby greco conosce molto bene, ci sono rivalità tra le più accese al mondo, mai sopite e sempre pronte a incendiarsi). Il luogo più frequentato dalla Juventus è lo stadio olimpico Spiros Louis. Un impianto situato ad Amarousio, comune che rappresenta il distretto finanziario di Atene.
Deve il suo nome al leggendario atleta che un anno prima della fondazione della Juventus – nel 1896, quindi – vinse la prima maratona di un'Olimpiade moderna. Costruito nel 1980, ristrutturato nel 2004, è per l'appunto la sede della finale persa nel 1983, ma ha anche ospitato nel decennio successivo due vittorie in Coppa Uefa: la prima nell'ottobre del 1992 sul Panathinaikos, 0-1 con firma dell'inglese David Platt; la seconda nel novembre del 1999 sull'Olympiacos, un 1-3 in rimonta con le realizzazioni di Igor Tudor, Darko Kovacevic (che nel club biancorosso chiuderà la carriera da giocatore e inizierà quella da dirigente) e Filippo Inzaghi
LE ALTRE AVVENTURE ATENIESI
Altri stadi hanno ospitato la Juventus a partire dal 20 settembre 1961, quando in Coppa dei Campioni affronta il Panathinaikos all'Apostolos Nikolaidis. 1-1 all'andata, 2-1 a Torino e i bianconeri superano il primo turno. Un impianto polivalente, a conferma della tradizionale popolarità in Grecia dello sport nelle sue varie declinazioni.
Una sola volta la Juve ha affrontato l'Aek di Atene, il 20 maggio 1977, ed è una gara molto importante perché conferma la superiorità manifestata a Torino (4-1 al Comunale, 1-0 al Nikos Goumes) e permette alla formazione di Giovanni Trapattoni di accedere alla finale di Coppa Uefa, vinta poi con l'Athletic Bilbao.
Tre gli appuntamenti al Georgios Karaiskakis dal 1967 al 2017 contro l'Olympiacos. Importante il recente 0-2 che ha visto andare in rete con due splendide manovre Juan Cuadrado e Federico Bernardeschi. E sempre contro la stessa squadra la Juve ha giocato anche nella casa dell'Apollon, quando l'impianto del Pireo aveva i lavori in corso in vista delle Olimpiadi del 2004. Nel piccolo stadio Kamaras – capienza di 13.000 spettatori, balconi delle case adiacenti che sfiorano le tribune - Pavel Nedved ha firmato una doppietta rafforzando ancor più la sua candidatura al Pallone d'Oro, premiata da lì a poco col prestigioso trofeo di France Football