22 ottobre 2017
La foto della partita è quella di Sami Khedira, autore di una tripletta straordinaria. La parola che la sintetizza però è “carattere”. Perché solo avendone a tonnellate si può vincere una partita simile, con un punteggio tanto vasto. A Udine la Juve ne fa sei e a leggere il punteggio finale si sarebbe portati a pensare ad una passeggiata. E invece i bianconeri hanno dovuto rimontare e riportarsi in vantaggio dopo essere stati ripresi. E per gradire, l'hanno fatto giocando due terzi di partita in dieci uomini. In effetti, “carattere”, non rende neanche tanto bene l'idea...
BOTTA E RISPOSTA (prima parte)
L'inizio è un incubo, perché non c'è neanche il tempo di prendere le misure che l'Udinese passa, trovando i bianconeri sbilanciati e colpendo in contropiede con Perica. L'attaccante croato parte in velocità, entra in area e vince il duello con Chiellini spostandosi il pallone sul sinistro e fulminando Buffon in diagonale. Neanche il tempo di esultare per i friulani però, che Samir spedisce nella propria porta l'angolo calciato da Pjanic e ristabilisce la parità.
KHEDIRA!!! (prima parte)
La partita è frenetica: la Juve comanda il gioco, ma l'Udinese raddoppia continuamente con i centrocampisti, che sono sempre pronti a serrare le linee centralmente, concedendo piuttosto qualche spazio sulle fasce. La tattica paga solo fino al 21', quando Cuadrado pesca con un traversone perfetto l'inserimento di Khedira, che di testa prende in contro tempo Bizzarri e infila il raddoppio. I bianconeri sarebbero già potuti passare qualche minuto prima, con l'angolo di Pjanic e l'incornata di Chiellini a fil di palo, e potrebbero arrotondare subito dopo il vantaggio, con la girata di Higuain che centra il montante dal limite.
ESPULSO MANDZUKIC
La Juve è comunque in pieno controllo del match e sembra poter passare in qualsiasi momento, ma si complica la vita quando al 26', dopo un contatto in area, Mandzukic e Al Adnan vengono ammoniti. L'attaccante bianconero protesta per il giallo e rimedia così il secondo cartellino in pochi secondi, lasciando i compagni in dieci.
UDINESE A TESTA BASSA
Con l'uomo in più e con la necessità di dover recuperare, l'Udinese si fa più spregiudicata e porta Jankto al tiro, violento e angolato, ma respinto da Buffon. La parata del capitano è una prodezza, ma nulla in confronto a quella sfoderata nel recupero del primo tempo, ancora su Jankto: Ali Adnan pesca il centrocampista ceco in area e la botta al volo viene respinta sulla linea. E non bastasse, negli ultimi secondi il portierone arriva ancora a toccare in maniera decisiva il tocco sotto misura di Maxi Lopez, respinto poi sulla linea da Alex Sandro. Insomma, dopo l'espulsione di Mandzukic la Juve soffre, non riesce a ripartire e il fischio di Doveri che manda le squadre negli spogliatoi rimanda solo di poco l'appuntamento con il pareggio.
BOTTA E RISPOSTA (seconda parte)
Appena le squadre rientrano in campo infatti, il calcio di punizione di de Paul trova Danilo liberissimo di colpire di testa nell'area piccola ed è tutto da rifare. E la Juve ci mette quattro minuti, compreso il tempo di portare le cure a Cuadrado e Perica dopo lo scontro sulla tre quarti friulana da cui nasce il calcio di punizione che Dybala pennella per la testa di Rugani e che il difensore spedisce sul palo interno e poi in rete.
KHEDIRA!!! (seconda parte)
Come nel primo tempo la Juve non solo reagisce immediatamente al gol friulano, ma colpisce ancora poco dopo, e ancora con Khedira. Decisivo ancora il calcio piazzato, battuto splendidamente sempre da Dybala e sempre per la testa di Rugani, che questa volta però tocca centralmente per il tedesco, la cui girata fulmina Bizzarri.
KHEDIRA!!! (terza parte)
Appena raggiunto il doppio vantaggio Allegri manda in campo Douglas Costa al posto di Dybala e nell'ultimo quarto d'ora sostituisce Cuadrado con Barzagli. Ora bisogna stringere i denti, perché pur stremati, i friulani non mollano e provano in ogni modo a riaprire la gara. Un'altra squadra si limiterebbe a chiudersi e a contenere fino al novantesimo. La Juve preferisce chiudere la partita in un altro modo: Higuain, semplicemente eccezionale per tutta la gara per la capacità di tenere palla e aprire spazi per i compagni, libera Khedira in area e il tedesco, dopo aver controllato al centro e non aver visto compagni liberi, incrocia il destro e piazza la sua prima tripletta in bianconero, chiudendo definitivamente i conti.
E SEI!
È il risultato a rimanere aperto, proprio fino alla fine, come da motto bianconero. L'Udinese ormai deve arrendersi allo strapotere degli uomini di Allegri, che chiudono in bellezza con la sventola di Pjanic Era iniziata come un incubo, finisce in trionfo. E non solo, non tanto, per il punteggio, quanto perché rifilare sei gol agli avversari, andando subito sotto e giocando un'ora in inferiorità numerica, è un'impresa che solo le grandissime squadre possono compiere. E questa Juve, grandissima lo è già. Con il tempo, non molto ancora, sarà semplicemente straordinaria.
UDINESE-JUVENTUS 2-6 RETI: Perica 8' pt, Samir aut. 14' pt, Khedira 21' pt, Danilo 3' st, Rugani 7' st , Khedira 14' st, Khedira 42' st, Pjanic 45' st UDINESE Bizzarri; Ali Adnan (28' st Larsen), Danilo, Nuytinck, Samir (23' st Pezzella); de Paul, Hallfredsson, Fofana, Jankto; Perica (37' st Bajic); Maxi Lopez A disposizione: Scuffet, Borsellini, Ingelsson, Barak, Balic, Behrami, Matos, Bochniewicz, Lasagna Allenatore: Del Neri JUVENTUS Buffon; Lichtsteiner (44' st, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (34' st Barzagli), Dybala (23' st Douglas Costa), Mandzukic; Higuain A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Asamoah, Marchisio, Bentancur, Bernardeschi Allenatore: Allegri ARBITRO: Doveri ASSISITENTI: Costanzo, Peretti QUARTO UFFICIALE: Martinelli VAR: Massa, Sacchi AMMONITI: 26' pt Mandzukic, 26' pt Ali Adnan, 32' pt Samir, 5' st Perica, 10' st Danilo, 13' st Halffredsson, 16' st Cuadrado, 38' st Fofana ESPULSI: 26' pt Mandzukic