19 agosto 2017
Non può essere già al top della condizione e avrà bisogno di un po' di tempo per rodare e inserire i nuovi acquisti, ma di sicuro la Juve non ha dimenticato come si vince e si dominano gli avversari. A fare le spese della “memoria” dei bianconeri è il Cagliari che nonostante l'ordine tattico, la buona volontà e il primo rigore concesso grazie al VAR, deve raccogliere tre palloni nella propria porta e lasciare l'Allianz Stadium a mani vuote. La vittoria all'esordio in campionato non solo conferma la potenza di fuoco della squadra di Allegri, ma anche la notevole varietà di soluzioni a disposizione del tecnico che se si affida inizialmente all' “usato sicuro”, tenendo in panchina i nuovi acquisti, a gara in corso può permettersi non solo di cambiare interpreti, senza per questo intaccare la qualità della manovra, ma anche variare il sistema.
MANDZUKIC APRE IL CAMPIONATO
Quello scelto inizialmente è il consueto 4-2-3-1 in cui Pjanic, che inaugura la partita sfiorando l'incrocio con una rasoiata su punizione, si piazza davanti alla difesa per dettare, insieme a Marchisio, i tempi di gioco. Entrambi si trovano di fronte i quattro centrocampisti del Cagliari, diligentemente piazzati tra le linee, e serve una decina di minuti per sviluppare un'azione fluida. Appena ci riescono però i bianconeri sono letali: la rete di passaggi costringe i sardi a rintanarsi nella propria area, dove è appostato, tra gli altri, Mario Mandzukic che, appena vede partire il cross di Lichtsteiner, si coordina per colpire al volo e spedire il primo gol del campionato nell'angolino, dove Cragno non può arrivare.
BUFFON PIÙ FORTE DEL VAR
I ritmi sono ancora quelli del calcio d'agosto e il vantaggio permette alla Juve di giocare senza affanni. Il Cagliari non fa molto per mettere pressione ai bianconeri, che con il passare dei minuti trovano propongono un palleggio sempre più convincente, ma a tratti troppo lezioso. La Juve si compiace eccessivamente del proprio dominio e il Cagliari finisce così per risvegliare una partita che sembrava essersi addormentata. Così, dopo aver respinto il destro rasoterra di Farias e aver visto il tentativo di ribattuta di Faragò terminare alle stelle, Buffon deve tenere a battesimo il VAR e i suoi effetti: il signor Maresca giudica inizialmente regolare un contatto nell'area bianconera tra Alex Sandro e Cop, ma dopo aver consultato le immagini televisive concede il rigore ai sardi. Farias si presenta sul dischetto e scopre, suo malgrado, che quando Gigi decide di non subire gol, non c'è moviola che tenga: il tiro è rispedito al mittente e il punteggio non cambia... per il momento.
DYBALA SOTTO L'INCROCIO
La Juve riprende in mano il gioco e dopo un tentativo di Marchisio dal limite fuori di poco, i bianconeri mettono al sicuro il risultato prima di andare al riposo: con i sardi che schiumano rabbia per l'occasione fallita e si sbilanciano in avanti, Pjanic può vivisezionare la difesa con un fendente in profondità, telecomandandolo sul petto di Dybala. La Joya scatta in posizione regolare, controlla e piazza il 2-0 sotto l'incrocio.
HIGUAIN, GOL E SPAZIO A MATUIDI
Dopo neanche due minuti dal rientro in campo Dybala potrebbe ripetersi, se il suo sinistro, che conclude una lunga ed elegante trama, non si stampasse sulla traversa; Mandzukic cerca di correggere in rete di testa la respinta del legno, ma saltando da fermo non può imprimere forza al pallone e Cragno riesce a bloccare. La gara si mantiene vivace, ma fino al 20' offre poco da segnare sul taccuino, se non l'ovazione tributata dall'Allianz Stadium all'ex Padoin. Subito dopo però, ecco che entra in scena Higuain: il Pipita riceve in are all'invito di Alex Sandro e incrocia il sinistro, infilando in diagonale un gol da centravanti di razza qual è. Appena il tempo di esultare e Allegri lo richiama in panchina, presentando così al popolo bianconero Matuidi e il 4-3-3, con Mandzukic Dybala e Douglas Costa, in campo al posto di Cuadrado. Un piccolo, gustoso antipasto, di quella che potrà rivelarsi una preziosa soluzione in futuro. Il piatto forte di giornata invece è il punteggio sul tabellone, che non cambia più, e che consegna alla Juve i primi tre punti della stagione. Buona la prima, Signora!
JUVENTUS-CAGLIARI 3-0
RETI: Mandzukic 12' pt, Dybala 46' pt, Higuain 21' pt
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Marchisio (17' st Khedira); Cuadrado (29' st Douglas Costa), Dybala, Mandzukic; Higuain (26' st Matuidi) A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Barzagli, Benatia, Asamoah, Bentancur, Sturaro, Bernardeschi Allenatore: Allegri CAGLIARI Cragno; Padoin (18' st Joao Pedro), Pisacane, Andreolli, Capuano; Faragò, Cigarini (37' st Dessena), Ionita; Barella; Farias, Cop (37' st Sau) A disposizione: Crosta, Daga, Ceppitelli, Romagna, Miangue, Cossu, Giannetti Allenatore: Rastelli ARBITRO: Maresca ASSISTENTI:Marrazzo, Di Vuolo QUARTO UFFICIALE: La Penna ARBITRO VAR: Valeri ASSISTENTE VAR: Aureliano AMMONITI: 32' st Lichtsteiner