19 dicembre 2013
E' bastata poco più di mezz'ora alla Juventus per chiudere i conti con l'Avellino e assicurarsi i quarti di finale di Coppa Italia, obiettivo raggiunto nelle ultime sette edizioni del trofeo.
I tanti cambi operati da Conte non hanno mutato l'atteggiamento dei bianconeri, che hanno preso possesso del gioco con un baricentro molto alto, attestatosi sui 56,7 metri. Confermata la tendenza che vede la squadra riuscire in un recupero “alto” del pallone, pur allungandosi fino oltre ai 41 metri.
La superiorità dei bianconeri è stata netta, ma l'Avellino è uscito dallo Stadium a testa alta, raggiungendo un possesso palla del 45,9% e arrivando otto volte al tiro, due delle quali nello specchio della porta. 12 invece le conclusioni della Juve e sei di queste tra i pali. Dove la squadra di Conte ha letteralmente dominato è sui contrasti aerei, vincendone il 71,4%.
A livello individuale meritano una citazione i 91 passaggi completati da Martin Caceres, il 21 lanci positivi di Ogbonna, i cinque assist di Giovinco e i quattro tentativi di Fabio Quagliarella che, con il terzo gol della gara è diventato l'unico giocatore bianconero ad aver segnato in questa stagione campionato, Coppa Italia e Champions League.