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Juventus - Como | La partita

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Inizia bene, anzi benissimo, il campionato della Juve, che davanti a un Allianz Stadium pieno (40.696 persone, record per la prima di campionato) segna tre gol e fa divertire. 

Tre a zero dunque al Como, con firme di Mbangula, Weah e Cambiaso. 

IL PRIMO TEMPO

Mister Thiago Motta, alla prima ufficiale nella sua nuova casa, decide subito di stupire: Gatti e Bremer centrali, con fascia affidata proprio a Fede, e soprattutto l’esordio di Mbangula da titolare sull’out sinistro per sfruttarne la velocità e la tecnica.

La partita è subito divertente e, nonostante il caldo, va via su buoni ritmi, con la Juve a fare gioco nei primi minuti ma con un Como che non ci sta a fare da comprimario.

La Juve ci prova sul serio al 20’ quando Vlahovic tenta di anticipare tutti in tuffo su cross da destra, ma non trova la porta.

SAM-TIME

Al 22’ la partita la spacca proprio Mbangula: si accentra da sinistra, piazza un colpo di biliardo nell’angolino basso e fa esplodere l’Allianz Stadium, ringraziando con un inchino. Uno a zero.

La Juve c’è e continua a fare gioco: al 33’ ancora Sam prova a fare l’assistman, mette in mezzo di testa dove Vlahovic è anticipato da un difensore comasco, due minuti dopo è il turno di Yildiz, con una botta improvvisa bloccata da Reina.

Al 42’ potrebbe essere raddoppio: la Juve recupera palla nella tre quarti comasca, sfrutta la difesa sbilanciata e manda al tiro Vlahovic che col mancino prende in pieno il palo. Il raddoppio vero arriva poco dopo e lo firma Weah, ancora con un montante protagonista: sassata di Timo da dietro il dischetto, palla che si stampa sulla traversa e ricade oltre la linea di porta.

SECONDO TEMPO A TUTTO DUSAN

L’inizio della ripresa ha un solo protagonista: Dusan Vlahovic. Protagonista sfortunato, a dire il vero: prima, al 46’, segna un gran gol di testa e solo il VAR annulla per off-side, poi, al 53’, rinnova la sua battaglia personale con Reina, che gli respinge il tiro, sul cui tap-in è ancora un palo, il secondo, a dire di no a DV9.

Fa ancora caldo anche se non ci sono le temperature tropicali di qualche giorno fa, la partita nella sua ultima fase cala un po’ di ritmo e si vedono meno occasioni. Di buono, però, c’è una Juve che continua a far girare bene la palla, cercando spesso variazioni sul tema e cambi di gioco e rendendo quindi ariosa la manovra.

C’è anche tempo per altre prime volte: quella di Savona, e quella di Douglas Luiz, accolto da un’ovazione (come anche Locatelli che gli lascia il posto).

E, soprattutto, allo scadere, c’è tempo per la perla di Cambiaso, che la segna a giro dal limite, coronando una gran prestazione e chiudendo di fatto il match come meglio non si potrebbe.

Chi ben comincia…

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JUVENTUS-COMO 3-0

Reti: 23’ Mbangula (J), 45’+1 Weah (J), 90’+1 Cambiaso (J).

Juventus: Di Gregorio; Cambiaso, Bremer, Gatti, Cabal; Locatelli (79’ Douglas Luiz), Thuram (67’ Fagioli); Weah (46’ Savona), Yildiz, Mbangula; Vlahovic. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Danilo, McKennie, Rouhi. Allenatore: Motta.

Como: Reina; Moreno, Goldaniga, Barba, Sala; Strefezza, Baselli (22’ Engelhardt), Braunoder, Da Cunha (56’ Abildgaard (63’ Verdi)); Belotti (56’ Gabrielloni), Cutrone (63’ Cerri). A disposizione: Audero, Dossena, Cassandro. Allenatore: Fabregas.

Arbitro: Marcenaro.

Assistenti: Giallatini e Zingarelli.

Quarto ufficiale: Perenzoni.

VAR: Meraviglia.

AVAR: Marini.

Ammoniti: Sala (C), Engelhardt (C), Locatelli (J), Verdi (C), Goldaniga (C), Cambiaso (J).

Recupero: 3’ pt, 6’ st.

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