Massimo Brambilla

Juventus Next Gen-Rimini, intervista a Massimo Brambilla

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Juventus Next Gen-Rimini, intervista a Massimo Brambilla
Juventus Next Gen-Rimini, intervista a Massimo Brambilla
Juventus Next Gen-Rimini, intervista a Massimo Brambilla

La ventiduesima giornata di Serie C è alle porte e la Juventus Next Gen – ancora imbattuta in questo girone di ritorno – è pronta ad affrontare il Rimini.

Quella contro i romagnoli sarà una sfida a suo modo storica per i bianconeri perchè coinciderà con la gara numero 200 della Next Gen – prima Under 23 – in Lega Pro considerando la sola regular season e proprio con questo tema Mister Massimo Brambilla ha aperto la sua consueta intervista prepartita.

«Questo importante traguardo che raggiungeremo con la partita contro il Rimini è il frutto di una programmazione di una società (la Juventus, ndr) che ha capito cosa servisse ai ragazzi provenienti dalla Primavera per arrivare più maturi in Prima Squadra. Bisognava trovare la giusta via di mezzo per permettere ai tanti giovani calciatori provenienti dal Settore Giovanile di confrontarsi con il professionismo, ma in una categoria come la Serie C. In questi cinque anni si sono visti indubbiamente i risultati perchè la crescita dei giocatori passati dalla Next Gen è sotto gli occhi di tutti e parlo di tutti, non solo di quelli che sono rimasti alla Juventus. Tornando al traguardo delle 200 partite che raggiungeremo domani (sabato 20 gennaio, ndr) conferma quanto sia stata lungimirante la scelta del Club cinque anni fa».

Dopo aver sottolineato l'importanza del risultato che verrà raggiunto nella giornata di sabato 20, l'allenatore bianconero è tornato sull'ultima partita disputata dai suoi ragazzi, quella sul campo della Recanatese.

«Abbiamo avuto modo di analizzare più approfonditamente la gara pareggiata contro la Recanatese e, alla fine, è più il rammarico di non essere riusciti a vincere quella partita che la soddisfazione per il punto ottenuto. Paradossalmente abbiamo giocato meglio e più sciolti nel primo tempo, quando eravamo ancora undici contro undici, che nel secondo quando siamo rimasti in superiorità numerica. Da quel momento ci siamo fatti prendere un po' troppo dalla frenesia e dal desiderio di andare a segnare perchè avevamo l'uomo in più. Sicuramente meritavamo di più perchè abbiamo creato più occasioni dei nostri avversari, ma purtroppo ci sono mancati un po' di precisione e un po' di cinismo negli ultimi sedici metri. Spiace perchè la vittoria ci avrebbe dato ulteriore slancio».

Nelle Marche, nonostante un pareggio che ha lasciato un po' di rammarico tra le fila dei bianconeri, non sono mancate le notizie positive e una di queste è sicuramente il rientro dai rispettivi prestiti di Sekulov e Da Graca. Nikola (Sekulov, ndr), poi, ha avuto anche spazio in campo dall'inizio del match.

«I ragazzi rientrati dai vari prestiti sono rientrati con la testa giusta e con grande voglia di mettersi in mostra. Hanno tanto entusiasmo e sopratutto conoscono già bene l'ambiente e i compagni, di conseguenza potranno soltanto darci una grande mano in questa seconda parte di stagione. Conoscono la nostra realtà e la Serie C, ora devono soltanto ritrovare la migliore condizione, ma nel complesso stanno tutti bene e questo è molto importante per noi».

Poi, per concludere, un (doveroso) passaggio sul Rimini, prossima avversaria in campionato.

«Affronteremo una squadra forte in ogni zona del campo perchè hanno giocatori forti per la categoria. Sono stati un po' altalenanti nell'arco del girone di andata: sono partiti male e poi si sono ripresi con tanti risultati utili consecutivi prima di incappare nuovamente in un periodo meno felice. Arriveranno ad Alessandria, però, con il morale alto perchè nella scorsa giornata (la seconda del girone di ritorno, ndr) hanno sconfitto la Torres che non perdeva da tante partite. Quest'ultima vittoria, dunque, conferma quanto ho detto prima, cioè che sono un'avversaria forte e difficile da affrontare, ma come sempre noi affronteremo la gara con determinazione sapendo che abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela alla pari».

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