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Koopmeiners | La scheda tecnica

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Koopmeiners | La scheda tecnica

I cammini lunghi, in salita, il traguardo che non giunge mai, ma quando tocchi la cima la vista ripaga tutti gli sforzi. È arrivato Teun Koopmeiners. Atteso come il giorno di Natale, fortemente voluto da staff e tifosi. Il bagno di folla del suo sbarco ha fatto da termometro alle vibes del popolo bianconero. Un giocatore apprezzato con la maglia dell’Atalanta, protagonista assoluto in serie A e con un carisma addosso come non si vedeva da diverso tempo. È inutile girarci troppo intorno: l’acquisto dell’olandese sposta (come dicono quelli bravi), il suo bagaglio tecnico giustifica l’investimento e il lungo corteggiamento. Siamo al cospetto di un centrocampista forte, pronto e focalizzato sui propri obiettivi, che -neanche a nasconderlo- combaciano con quelli della società bianconera.

IL CURRICULUM DI TEUN

Cresciuto nel vivaio dell’Az Alkmaar insieme al fratello Peer, Teun Koopmeiners già da piccolino venne “indottrinato” dal padre -ex giocatore di baseball- ad utilizzare con cura maniacale il piede sinistro, allenando il mancino a tirare i calci di rigore. Gli insegnamenti fruttano e il classe 1998 diventa presto un pilastro dell’AZ, squadra nella quale vince il premio di miglior giocatore dell’Eredivisie, stagione 2020-21. Giunto in Italia nell’annata successiva, Teun entra nelle rotazioni della già oleata Atalanta di Gasperini e porta a casa un bottino di 4 reti alla fine del primo campionato. La centralità nel progetto Dea si materializza dal 2022 in poi: Koopmeiners chiude in doppia cifra i successivi due campionati e raccoglie con forza l’eredità lasciata dai suoi predecessori Papu Gomez e Josip Ilicic. Nel marzo del 2024 l’olandese segna una doppietta allo Stadium contro i bianconeri: lo stimolo definitivo alle intenzioni del direttore Giuntoli, che lo porterà a Torino circa 5 mesi più tardi.

Koopmeiners Juv-Ata

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI KOOPMEINERS?

Elencare tutte le qualità di Teun sarebbe a dir poco prolisso. Il suo è stato un impatto veemente sul campionato italiano, i ritmi di gioco non li ha mai sofferti e la facilità con cui ha sempre dettato i tempi della squadra è proporzionale alla sua capacità di colpire da qualsiasi posizione del campo. Bombardiere di razza da distanze siderali: l’ultimo campionato lo ha chiuso con 12 gol, dei quali 10 arrivati da fuori area. Su calcio piazzato ha sempre dimostrato di avere, oltre che grande potenza e precisione, una naturale predisposizione alla decisione corretta, alternando battute a sorpresa verso l’area a conclusioni da posizioni (per molti) proibitive. Nato come mediano/difensore centrale, soprattutto all’Atalanta l’olandese ha ampliato il proprio raggio d’azione: Gasperini lo ha avvicinato alla porta e la sua presenza fisica ha giovato nella pulizia e nel trattamento del pallone nell’ultimo quarto di campo. Intelligente e trascinatore, è difficile vedergli fare la scelta sbagliata. Koopmeiners appartiene a quel circoscritto gruppo di giocatori pensanti, predisposti al trattamento del pallone in situazioni scottanti del match.

CON LA MAGLIA BIANCONERA

Parliamoci chiaro: Teun Koopmeiners in bianconero potrebbe davvero fare qualsiasi cosa. Gli indizi ci portano a credere che potrà andare a legare i reparti con enorme facilità, mettendosi tra le linee di centrocampo e attacco come ponte di connessione. Vedere l’ex Atalanta agire su più zone del campo è una condizione probabile, una delle curiosità sarà quella di ammirarlo all’opera fuori dal contesto nerazzurro, dove i giocatori hanno compiti precisi e strutturali, dettati dal quadro tattico di Gasperini. Thiago Motta -sbirciando anche lo storico del tecnico- nella posizione di trequartista utilizzava spesso Ferguson e Fabbian a Bologna, interpreti vicini all’idea di calcio intrapresa da Koop; entrambi hanno espresso ottime prestazioni lo scorso anno e questo può essere un fattore confortante mirando al futuro. Attivo anche in fase di non possesso, l’olandese rappresenta una diga avanzata sulle costruzioni dal basso delle squadre avversarie: difficile da valicare negli scenari di pressione positiva, arma immediata sulla riconquista del pallone in zone calde.

Sognato, bramato e finalmente abbracciarlo. RoboKoop è a Torino!

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