18 luglio 2023
La prima conferenza stampa da Football Director della Juventus è, per Cristiano Giuntoli, anche l’occasione per raccontare il suo impatto con il mondo bianconero. Prima, però, un pensiero da parte sua: «Un ringraziamento speciale a Napoli: al club, alla città, ai dirigenti e a tutto lo staff che otto anni fa mi hanno dato una grande occasione».
E poi, a capofitto sulla sua nuova realtà.
«Sono molto contento, ho ricevuto un’ accoglienza straordinaria, trovato grande qualità e competenza in tutti i settori, un ambiente eccezionale che mi ha accolto in maniera incredibile». Cristiano Giuntoli
ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA JUVE
«Da fuori non ho mai pensato ai “problemi” qui: non sono abituato a farlo. Mi è stato chiesto di tornare a essere competitivi e sostenibili e per me conta solo quello che succederà da qui in poi. La mia storia parla chiaro: ho fatto sei anni in un club e otto in un altro. Cerco di portare la mia esperienza in questo Club straordinario, il mio arrivo non è un evento, ma fa parte di un percorso; sono all’interno di un gruppo di grandi dirigenti che stanno disegnando il nuovo corso della Società».
SOSTENIBILITÀ E COMPETITIVITÀ
«Il Club si è mosso molto bene anche prima del mio arrivo, riscattando Milik, confermando Rabiot e prendendo Weah. Le priorità ora sono fare chiarezza e razionalizzare la rosa; i giovani sono molto importanti, ma l’equilibrio va trovato fra sostenibilità e competitività. Non faremo mosse “alla Giuntoli”, “alla Allegri” o “alla Manna”, ma alla maniera della Juventus. Con Giovanni Manna stiamo esplorando opportunità di mercato, ma puntando fortissimo sui nostri giocatori. Siamo convinti di avere una squadra competitiva e un parco attaccanti di grande livello. Diventare virtuosi inizialmente sarà un ostacolo, ma poi diventerà una risorsa e porterà grandi benefici; bisogna, quindi, continuare nel lavoro che si sta facendo, con pazienza, innescando un meccanismo virtuoso, razionalizzando la rosa».
A PROPOSITO DI ROSA…
«McKennie fuori progetto? Non l’abbiamo mai detto. Abbiamo ragazzi che sono sul mercato e lavorano a parte, stiamo lavorando per trovare un club ad Arthur, Zakaria e Bonucci. Pogba sta rientrando da un’annata travagliata, e noi lo aspettiamo, ha grande voglia, esperienza, per noi sarà fondamentale. Vlahović e Chiesa? In questo momento sono incedibili; poi, se arrivano offerte irrinunciabili, ci siederemo attorno a un tavolo».
SU ALLEGRI
«Mi piace stare vicino, anche in partita, all’allenatore e ai ragazzi, si notano i dettagli e le sfumature. Con il Mister ci parliamo tutti i giorni, non mi ha “chiesto” nessuno, crede molto nel progetto legato ai giovani e nella continuazione del percorso di crescita con loro; è convinto che questa squadra abbia grandi margini di miglioramento. Perché puntare su Allegri? Perché nel calcio contano talento, mentalità e disciplina e lui è il più talentuoso di tutti. Lo scorso anno è stato straordinariamente difficile, una persona del suo livello e della sua caratura è stato il condottiero ideale: ha lanciato giovani ed è arrivato terzo, portando a compimento un’annata importante. Noi siamo convinti che lui sia la persona giusta».
OBIETTIVO: IL MASSIMO
«La Juve non deve porsi obiettivi minimi, ma fare il massimo e il nostro dovere è metterla nelle condizioni di farlo».