13 maggio 2024
Pomeriggio speciale per Lisa Boattin, quello di domenica 12 maggio. Lisa, che da poco ha tagliato il traguardo delle 200 presenze, ha consegnato la sua maglia allo Juventus Museum. Adesso, anche visivamente, entra nella “Hall of Fame” del Museo bianconero, nella sezione dedicata alle Juventus Women. E non è un particolare di poco conto, perché Lisa è una di quelle calciatrici che ha scritto, e sta continuando a scrivere, la storia di un progetto straordinario.
L’evento si è svolto alla presenza di molti tifosi, che affollavano il Museo prima della partita all’Allianz Stadium, ma anche e soprattutto del Presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, del Presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti e di Stefano Braghin, Women’s Football Director.
Le parole di Lisa: «Tornare qui per me è sempre emozionante, così come lo è essere con i miei genitori che mi hanno seguito dal primo giorno. Sono grata al Club: sono stata qui tante volte da tifosa, ed esserne parte è qualcosa di unico».
Gianluca Ferrero aggiunge: «Ringrazio Lisa, sono sempre molto contento quando organizziamo momenti del genere con atlete che hanno scritto la storia della Juventus, in questo posto, che contiene tutti i nostri trofei. Complimenti a Lisa per il suo traguardo e per la sua juventinità, dentro e fuori dal campo».
«Innovare è sempre stata una nostra costante, e le Juventus Women, come la Next Gen, rappresentano qualcosa di importante. Il fatto che tante giocatrici abbiamo superato, come Lisa, le 200 presenze, ha un significato grande, perché la nostra squadra femminile è diventata fondamentale nella storia della Juve», il commento di Paolo Garimberti.
Conclude Stefano Braghin: «Quando si raggiungono questi traguardi sono sempre bei momenti: la juventinità di Lisa rende il valore emozionale e simbolico ancora più grande. E’ un bellissimo traguardo che ci racconta come si possa essere una leader nonostante la giovane età e Boa la è, fin dal primo giorno: la leadership è fatta dal cuore, prima ancora che dalle gambe, e sono felice che abbiamo scritto insieme questa storia che è ancora piena di futuro»