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Lazio-Juve | La Sintesi

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La Juve torna a mani vuote dall'Olimpico, al termine di una gara intensa, a tratti nervosa, nella quale probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Non basta però il gol di Rabiot e il bottino pieno lo prende la Lazio.

POCHE OCCASIONI, PIU' POSSESSO LAZIO

Il primo tempo segue un copione che per lunghi tratti non cambia: Lazio a fare gioco, con ritmi piuttosto compassati ma soprattutto con tanta, tantissima intensità a centrocampo. Ne esce una partita, che almeno nella prima mezz'ora non si stappa. Poche le occasioni da mettere a referto, fra cui alcune conclusioni ravvicinate biancocelesti, da parte di Milinkovic Savic che non inquadra la porta al 10' e al 12' e che al 13' è anticipato provvidenzialmente da Bremer. Potrebbe essere la fiammata che incendia il match, ma così non è. Il leit motiv resta sempre quello di una gara fisica, con grandi contrasti e poche occasioni: al 27' Felipe Anderson imbecca sul volo Immobile, che calcia da destra e trova la risposta di Szczesny.

E POI IL FINALE INCANDESCENTE...

...Di primo tempo. La Lazio passa al 38' con un gol che fa protestare, a lungo, la panchina bianconera: Milinkovic Savic si libera di Alex Sandro sottoporta e scarica alle spalle di Tek. Secondo la Juve, irregolarmente. Secondo arbitro e anche VAR, no. Rete convalidata e bianconeri che, tornati con la testa al match, si scatenano immediatamente. Cuadrado scende a destra e calcia, la palla è deviata in corner. Sulla battuta, si genera un parapiglia in area laziale, risolto da Rabiot, che impatta immediatamente il match. Il finale di tempo è ancora ruvido, due gli ammoniti bianconeri, in una fase di partita improvvisamente accesa. Non arrivano però altre occasioni e si torna negli spogliatoi in equilibrio.

RIPARTENZA JUVE, BREAK LAZIO

I bianconeri ripartono bene nella ripresa, alzando i giri del motore e cercando la profondità a tagliare la difesa laziale. Il break, però, arriva dai padroni di casa: al 53' Luis Alberto inventa un assist di tacco per Zaccagni, che da buona posizione in area la piazza angolata e batte Szczesny. Un duro colpo, se si pensa che 2 minuti dopo Zaccagni segna ancora ma per fortuna della Juve è in fuorigioco.

I bianconeri sono chiamati allora di nuovo alla reazione, che si concretizza con un'occasione d'oro per Vlahovic, che di testa alza di niente al 62'. Ora è la Juve, come è logico che sia, a fare la partita, provando ad alzare ritmi e baricentro. Chiesa e Milik cercano di portare forze nuove là davanti e minuto dopo minuto la Lazio lascia metri ai ragazzi guidati stasera da Landucci, i quali però, oltre a un tiro di Rabiot murato e un cross insidioso per i pugni di Provedel non portano grandi pericoli.

Nonostante questo la Juve è viva, e all'83' il pericolo arriva, eccome: Chiesa strappa a sinistra, mette in mezzo dove Fagioli calcia di volo mancando la porta di poco. Occasione chiara e limpida, questa si, a sancire un finale di gara in cui in campo praticamente ci sono solo i bianconeri.

Che meriterebbero senza alcun dubbio il pari, ma non lo trovano, Si torna a Torino senza punti, e ora si pensa all'Europa.

Lazio – Juventus 2-1

Marcatori: 37’ p.t. Milinkovic (L), 42’ p.t. Rabiot (J), 8’ s.t. Zaccagni (L)

Lazio: Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Cataldi (dal 24’ s.t. Vecino) , Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (dal 19’ s.t. Pedro), Zaccagni. All. Sarri.
Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado (dal 24’ s.t. Danilo), Fagioli (dal 40’ s.t. Miretti), Locatelli (dal 17’ s.t. Paredes), Rabiot, Kostic (dal 17’ s.t. Chiesa); Di Maria; Vlahovic (dal 17’ s.t. Milik). All. Landucci

Arbitro: Di Bello
Ammoniti: 38’ p.t. Bonucci (J), 44’ p.t. Alex Sandro (J), 45’ +2 p.t. Locatelli (J), 5’ s.t. Cuadrado (J), 33’ s.t. Provedel (L), 40’ s.t. Milinkovic (L), 45' +3 s.t. Miretti (J)

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