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Le performance all'ombra dell'Etna

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Le performance all'ombra dell'Etna
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Le performance all'ombra dell'Etna

E’ un dato clamoroso quello del Catania 2013-14: in casa il suo rendimento è più che dignitoso, con quattro vittorie, sei pareggi e tre sconfitte che hanno prodotto 18 punti. La classifica, che vede i rossoazzurri ultimi con 20 punti, certifica che i siciliani hanno raccolto solo due pareggi a fronte di ben 13 sconfitte.

Al Cibali il camino della squadra di Maran ha avuto un rendimento a zig zag. Il debutto, alla seconda giornata, stato decisamente negativo, con uno 0-3 patito contro l’Inter, nonostante un buon rendimento offensivo che però non è riuscito a concretizzarsi in gol. Dopo uno 0-0 con il Parma privo di reali emozioni, il primo successo è avvenuto ai danni di un concorrente nella lotta salvezza, il Chievo, superato per 2-0 grazie alle reti di Plasil e Castro. Altri due pareggi – 1-1 con il Genoa e 0-0 con il Sassuolo – hanno preceduto il successo su misura sull’Udinese, arrivato grazie a un rigore trasformato da Maxi Lopez.

Il secondo stop è avvenuto con il Milan, un 1-3 particolarmente amaro perché i padroni di casa si sono trovati avanti con la rete di Castro ma non sono riusciti a mantenere il vantaggio per più di 6 minuti.

Dopo un altro 0-0 con il Verona, il Catania ha inaugurato il 2014 con una prestazione perfetta contro il Bologna, non solo per il punteggio maturato – 2-0 con gol di Bergessio e di Lodi dagli 11 metri -, ma anche per la solidità difensiva dimostrata, tanto da non avere concesso agli avversari neanche una palla gol.

Proprio quando sembrava essersi assesstato il reparto arretrato, sono nati tutti incontri ricchi di gol. 0-3 con la Fiorentina; 3-3 con il Livorno, un match incredibile, nel quale gli etnei sono riusciti per ben 3 volte a rimontare una situazione di svantaggio; 3-1 con Lazio, primo successo dopo il ritorno in panchina di Maran al posto di De Canio; infine, 1-1 con il Cagliari, con reti di Vecino e Bergessio nella prima parte della ripresa e qualche rimpianto per il Catania, che non ha saputo capitalizzare il più elevato volume di gioco rispetto ai sardi.

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