29 aprile 2014
Fernando Llorente è sempre umile e con i piedi per terra: anche quando i giornalisti in studio accostano la sua prodezza di questa sera a simili pennellate d’artista di grandi del passato bianconero come Del Piero e Bettega, lui non si scompone e racconta così l’azione che lo ha portato alla rete dell’1-3 finale, propiziata dal settimo assist stagionale di Lichtsteiner.
«È stata una gara difficile perché non mi sono arrivate più palle ad un certo punto: però quando è così, in tante partite, devi continuare a lottare fino alla fine, così come abbiamo fatto tutti. Infatti è è arrivata la soddisfazione».
Llorente non è nuovo a certi colpi di classe da rapace d'area, che fanno pendere la bilancia della partita in maniera decisiva, inesorabile. «Non è il primo che faccio dfi questo tipo», ha detto il bomber di Pamplona. «Ne ho fatto qualcuno così anche nell’Athletic di Bilbao. E’ stato un bel movimento e dobbiamo continuare in questo modo: fare più cross e così arriveranno anche più gol».
In questo momento tanto determinante quanto esaltante della stagione, la punta bianconera non vuole sentir parlare di nient’altro se non della ‘sua’ Juventus. Ai giornalisti che domandano della nazionale, Llorente ha risposto in tutta serenità che «In questo momento sono tranquillo: è più importante fare il lavoro con la squadra, che stiamo facendo molto bene. Arriviamo ai nostri obiettivi e poi si vedrà cosa succede». Queste sono state le sue ultime parole, prima di tornare a festeggiare l'ennesima vittoria in Serie A con i propri compagni.