04 novembre 2014
Nella partita con l'Olympiacos c'è un prima e un dopo Fernando Llorente. Perché tre minuti dopo il suo ingresso in campo la gara cambia completamente. E non subito per merito dello spagnolo, quanto per il gol dei greci che fa tremare lo Stadium. Poi però il Re Leone inizia a metterci del suo. Sul gol del pareggio intanto, con quel tocco, fortuito fin che si vuole, ma prezioso come l'oro. Poi con una serie di giocate fatte di potenza e tecnica, che permettono alla Juve di riprendere in mano il gioco e portare a casa tre punti fondamentali: «Oggi non era facile per noi e quando abbiamo subito il secondo gol si è fatto tutto molto complicato. La squadra però ha avuto una grande reazione e mi è piaciuto come in cinque minuti abbia ribaltato la partita».
Llorente è stato fondamentale, ma prima di lui anche Morata si era comportato ottimamente: «Alvaro è un grandissimo giocatore e potrà fare grandi cose. Questa squadra ha molto talento e Allegri deve decidere chi far giocare, l'importante è che chiunque entri con lo spirito giusto. Io voglio migliorare, aiutare la squadra con i miei gol e magari segnarne di più rispetto allo scorso anno. Il gioco è diverso rispetto allo scorso anno, devo cambiare qualcosa, ma posso crescere».