17 aprile 2014
Al JMuseum, il pantheon della storia bianconera, il “rapporto fra il romanzo del calcio e il romanzo più generale della cultura e dei valori artistici”, come lo ha definito Mughini, si fa concreto: con l’inaugurazione della mostra “Invasione di Campo – L’arte entra in gioco”, aperta al pubblico a partire da domani, la Juventus rinnova il suo impegno di promozione di valori universali anche fuori dal terreno di gioco.
Curata da GAM, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presso lo Juventus Museum, l’esposizione ha l’obiettivo di unire due mondi apparentemente distanti come calcio ed arte.
«Non è una cosa così strana: un museo non può vivere solo di quello che è esposto in esso, ma una cosa che pulsa. L’arte, e soprattutto questo tipo di arte che prende spunto dal museo per raccontare la dinamica del corpo umano, non è così stravagante», è stato il commento del presidente del museo, Paolo Garimberti, questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione della mostra.
Da tempo, infatti, il museo ospita non solo trofei e cimeli della storia bianconera, ma anche incontri di alto spessore culturale – inaugurati dal violinista Salvatore Accardo lo scorso novembre.
Con l’esposizione delle opere di Francesco Barocco, Gianni Caravaggio, Rä di Martino e Sissi, artisti scelti da GAM per esibire le loro installazioni sul concetto di sport e di calcio, il Museum diventa così luogo di sperimentazione artistica contemporanea.
Un unicum italiano, in cui due istituzioni apparentemente così diverse sposano i rispettivi linguaggi, creando una contaminazione positiva tra un luogo che raccoglie i successi della Vecchia Signora del calcio e un tempio consacrato all’arte moderna, il più antico dedicato in Italia. Il cortocircuito culturale che ne nasce è stato descritto da Garimberti come una bellissima invasione di campo: «Quella tra GAM e Juventus è collaborazione quasi naturale dati i rapporti di buon vicinato», ha spiegato il presidente del JMuseum riferendosi alla prossimità geografica fra le due istituzioni. «I quattro giovani artisti hanno visitato il museo e hanno pensato di trasporre le loro sensazioni in opere d’arte».
Le quattro opere esposte in maniera temporanea sono in parte espressione – ciascuna diversa nella forma e nel contenuto dall’altra - del sentimento provato dagli artisti dopo aver visitato il tempio della storia bianconera.
Il direttore della GAM, Danilo Eccher, ha così commentato l’incontro fra i due universi, quello del pallone e quello dell’arte. «Arte visiva e calcio non sono mondi lontani come si pensa: quello del calcio vive di immagini e racconti. Non è facilissimo raccontare con un linguaggio sperimentale un evento che tutti conoscono, si cade il rischio di cadere nel descrittivismo» .
Per Giampiero Mughini, infine, che da una vita coniuga le sue passioni per Juventus e per l’arte: «siamo in un museo che celebra la storia di un brand, di uno stato d’animo, di una maglia che racconta la storia italiana in generale. Oggi in questo museo sono entrati quattro giovani artisti, ciascuno a modo suo, e ciascuno a modo suo ha fatto eco ai significati generali di questo museo».
Esposizione: dal 18 aprile al 27 luglio 2014.
Orario mostra: lun-ven 10:30-19; sab-dom e festivi: 10:30-19:30; chiusura il martedì. Biglietti d'ingresso: 18€ museo+stadium tour; 12€ solo museo, 5€ solo mostra. I visitatori che si presenteranno alle casse dello Juventus Museum esibendo un biglietto della GAM avranno diritto alla tariffa ridotta.