20 agosto 2021
«La Juve è sempre stato il mio sogno da bambino». Manuel Locatelli è emozionato ed orgoglioso. Non vedeva l’ora di indossare la maglia della Juventus, una squadra che ha fortemente desiderato. Oggi pomeriggio il neo centrocampista bianconero ha parlato nella conferenza stampa di presentazione, svoltasi all’Allianz Stadium.
MANUEL, TIFOSO BIANCONERO DA SEMPRE
«La mia famiglia è tutta juventina, siamo sempre stati bianconeri. Per me essere qui è una doppia emozione perché arrivo in un club fortissimo e importantissimo, con una grande mentalità. Sul letto di casa mia ho foto con Nedved, Del Piero e Buffon. Anche Marchisio è stato fonte di ispirazione, l’ho sentito in questi ultimi giorni. Ripercorrere la sua carriera sarebbe fantastico. Io mi devo subito calare nella parte, se sono qui è perché me lo merito e sono pronto ad affrontare questa nuova avventura. La Juve è sempre stata la mia priorità. La trattativa è stata importante, non è stato facile e c’è stato un momento in cui ero molto in pensiero. Darò tutto me stesso. Sono qui per questo. Lo Scudetto? Non so se siamo i favoriti, ma vogliamo vincerlo».
RUOLO IN CAMPO E COMPAGNI DI SQUADRA
«Sarà un centrocampo in continuo movimento, ma dobbiamo ancora provare, ho fatto solo un allenamento. Il mister mi chiederà di verticalizzare, e in qualsiasi posizione giocherò mi farò trovare pronto. Qui alla Juve ritrovo alcuni compagni della Nazionale: quando li vedevo mi sembrava strano perché avevano una mentalità diversa dagli altri. Con loro ho parlato tanto e mi hanno scritto in queste settimane. L’abbraccio con Giorgio Chiellini è stato incredibile, naturale, mi ha accolto come fossi il suo fratellino minore. La Juve è piena di grandi campioni, e quando vedi Ronaldo prima da avversario e poi in spogliatoio con te è qualcosa di emozionante, stessa cosa vale per Dybala».
MISTER ALLEGRI
«Con la Prima Squadra del Milan e con Mister Allegri, anni fa, avevo fatto un paio di allenamenti. Sono momenti che ricordo. É un orgoglio e un onore essere allenato da lui, ha vinto tantissimo e sono pronto ad imparare perché devo migliorare tanto».
IL GOL ALLA JUVE DEL 2016
«Quel gol che segnai alla Juve con la maglia del Milan, nel 2016, fu un momento incredibile che mi catapultò in una realtà tutta nuova, non ero pronto, ero giovanissimo. Ho sofferto molto dopo quella rete perché c’erano aspettative molto alte, ma fortunatamente grazie al Sassuolo mi sono ripreso. Vi racconto un episodio legato a quel gol: mia nonna, molto juventina, mi disse “bravo Manuel, ma era regolare anche il gol di Pjanic su punizione”».
MANCINI E DE ZERBI
«Sono allenatori diversi. De Zerbi sta attento a tutti i dettagli, ho acquisito grandi conoscenze tecniche grazie a lui. La dote più importante di Mancini è che trasmette molta serenità ai giocatori, in Nazionale ha creato un gruppo fantastico e gli Europei sono stati un’esperienza incredibile».
DOMENICA SI PARTE: UDINESE-JUVE
«Non sono al cento per cento della mia condizione fisica, ma sono abbastanza pronto per giocare. Deciderà il Mister».
LA MAGLIA NUMERO 27
«Ho cambiato numero perché questa è un’avventura nuova. Il 7 mi porta fortuna e speriamo sia di buon auspicio».