05 novembre 2019
Per la gara di ritorno dei trentaduesimi di finale la Juventus può permettersi di fare a meno di Roberto Baggio. Il mattatore della gara d'andata, autore di una doppietta e di una grandissima prestazione, viene lasciato in Italia per risparmiarlo un po' dalle tante fatiche accumulate in bianconero e anche in azzurro con la Nazionale. La gara in Russia è ovviamente condizionata dal risultato maturato a Bologna, un 3-0 che consente di guardare con grande serenità al match di Mosca. Ma la sfida di Coppa Uefa serve anche come terapia per curare il mal di trasferta manifestato in campionato: nelle 3 gare fuori casa, fino a quel momento, la Juve non è ancora riuscita a vincere, con una sconfitta patita con la Roma e due pareggi in Puglia, con il Foggia e il Lecce. “E' l'ultimo gradino da superare – dice il mister -. Dobbiamo imporre la nostra forza anche fuori casa, invece un blocco mentale ci rende prudenti finché non succede qualcosa che ci porta a reagire”. Stavolta non ce ne sarà bisogno, Angelo Peruzzi trascorrerà una serata tranquilla.
LA PARTITA
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E' una Juve decisamente trasformata da Giovanni Trapattoni quella che scende in campo nel freddo di Mosca. Il numero 10 del Divin Codino viene affidato a Giancarlo Marocchi ed è proprio lui a chiudere ogni discorso sulla qualificazione all'ottavo del secondo tempo. Merito di un'azione di ripartenza perfettamente congegnata, con assist in profondità di Fabrizio Ravanelli e puntuale inserimento del centrocampista che a tu per tu con il portiere Ovchinnikov sterza sulla destra e mette il pallone a porta vuota. E' l'ottavo della ripresa e i conti sono definitivamente chiusi.
IL CAMMINO IN COPPA UEFA
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Vincente nel 1992-93, la Juve non riuscirà a fare altrettanto bene nel proseguimento della Coppa Uefa, anche se il cammino avrà tappe significative. Ai sedicesimi i bianconeri superano i norvegesi del Kongsvinger (1-1 fuori, 2-0 al Delle Alpi). Agli ottavi si ha la migliore performance, con il 3-0 sul Tenerife a Torino che rende inutile la vittoria per 2-1 degli spagnoli al ritorno. Lo stop arriva ai quarti e per mano di una squadra italiana, il Cagliari: 1-0 in Sardegna e 2-1 per gli isolani al ritorno, nonostante il vantaggio bianconero di Dino Baggio avesse momentaneamente pareggiato la situazione.