12 marzo 2016
Sottolinearlo è perfino superfluo: poche ore dopo la vittoria sul Sassuolo, ogni movimento, ogni pensiero dei bianconeri è rivolto alla partita contro il Bayern Monaco. Claudio Marchisio non fa certo eccezione e, ai microfoni di Mediaset e di Sky Sport, dimostra già una carica feroce: «Il Bayern è una squadra formidabile, ma lo siamo anche noi, per la crescita fatta in questi anni e per quanto fatto in questa stagione – spiega il Principino - Dobbiamo riguardare la partita dell'andata: abbiamo visto e sentito la loro forza, ma allo stesso tempo abbiamo visto quanto siamo forti noi, perché recuperare così una gara in cui siamo stati sotto per 45 minuti non era facile. Carica, emozioni, motivazioni in queste partite non mancano mai e il margine d'errore dev'essere ridottissimo, perché in campo ci sono grandi campioni che possono sfruttare qualsiasi occasione, ma abbiamo i mezzi e la consapevolezza per andarcela a giocare senza paura».
«Le partite si vincono in mezzo al campo? Si dice così, ma ci sono tanti scontri importanti – continua il centrocampista - Ci sono i due portieri più forti del mondo, loro hanno grandi campioni in attacco e in difesa e noi anche. Sono due squadre complete che lottano per vincere tutto. Il risultato dell'andata è un vantaggio per loro, quindi non possiamo aspettare, ma andare lì a giocarcela, senza fare calcoli, sapendo di avere di fronte un grande avversario. Sarà un'impresa. Difficile, ma non impossibile».Insomma, la Juve è pronta alla grande sfida di Champions, ma certo non dimentica il campionato e non si è stufata di vincere in Italia:
«Se così fosse non sarebbero arrivati il secondo, il terzo e il quarto scudetto – ribadisce Marchisio - È la forza di questo gruppo e di questa società, specie in una stagione simile, in cui non siamo partiti bene».
«Ci siamo confrontati e siamo tornati sulla strada giusta. Merito di chi è qui da tanti anni, dello staff e dei nuovi che sono arrivati. Dopo quattro anni di vittorie, iniziare con tante critiche, non era facile e aver superato quel momento ci dà ancora più consapevolezza della nostra forza in vista dei prossimi obiettivi».
E, rimanendo nei confini nazionali, in prossimo obiettivo è il Derby: «Arriva in un momento in cui noi ci giochiamo molto e loro non sono in un ottimo periodo, ma contro il Toro è sempre difficile, specie in casa sua. Noi avremo ancora due trasferte dure a Firenze e a Milano, quindi la strada è ancora lunga e anche un passo falso del Napoli a questo punto non significherebbe nulla. Sappiamo quanta fatica ci vuole per arrivare al quinto scudetto e siamo molto concentrati».È grazie a questa mentalità che la Juve è riuscita in una scalata alla classifica che per molti era pura utopia. È grazie a questa mentalità che i bianconeri hanno stabilito il nuovo record di dieci partite consecutive senza subire gol e che Gigi Buffon, dopo essere diventato contro il Sassuolo il portiere bianconero con la più lunga striscia di imbattibilità di sempre, (926 minuti), è appena a quattro giri di orologio dal superare il record assoluto di Sebastiano Rossi (929).
«Se lo merita – sottolinea Claudio - Al di là dei quattro minuti che mancano, quello è già riuscito a fare è incredibile. Ne siamo orgogliosi anche un po' noi, perché il 99% è merito suo, ma siamo felici di poter aggiungere quell'1% dandogli una mano e proteggendolo».
«Gigi è importantissimo non solo in campo, ma anche negli spogliatoi, come capitano e come uomo. Lui dimostra ogni giorno la sua professionalità e la voglia di migliorarsi sempre».
Da un veterano a due giovani fenomeni, Dybala e Pogba: «Paulo ha iniziato segnando subito in Supercoppa e poi avendo un logico periodo di ambientamento. Ha lavorato bene, con serietà e lo sta facendo anche ora. Non mi sorprende: l'ho conosciuto dopo la finale di Champions e si vedeva subito che ha la testa da grande giocatore.Da Paul ci si aspetta sempre molto, lui lo sa e deve solo continuare così. Può crescere ancora tanto e lo sa - conclude Marchisio - ma è sempre importante e determinante per noi»..