22 dicembre 2013
«Non dobbiamo pensare ai punti di vantaggio, ma alla continuità di vittorie e alla solidità della squadra, elementi che ci fanno guardare al futuro con ottimismo». Giuseppe Marotta saluta così il 2013, con la nona vittoria consecutiva e la consapevolezza di poter contare su una squadra sempre più solida: «Spiace che sia stata interrotta l'imbattibilità di Buffon, ma va anche dato merito all'Atalanta, brava a pareggiare subito dopo il primo gol di Tevez. La Juve poi è cresciuta e ha legittimato i tre punti», prosegue l'amministratore delegato, che si presenta ai microfoni nel dopo partita al posto di Antonio Conte e spiega così l'assenza del tecnico: Penso che uno dei doveri della società sia supportare la professionalità dell'allenatore, dandogli la maggior serenità possibile. E' amareggiato perché ogni volta che si parla di calcio scommesse il suo nome viene tirato in ballo, nonostante abbia già pagato un'omessa denuncia. E' un argomento che per lui è archiviato da tempo e va rispettata la sua decisione di non volerne parlare».
Ora i Campioni d'Italia si godranno un po' di riposo, quanto mai meritato. La Juve sta conducendo un'altra stagione da protagonista e giorno dopo giorno dimostra una coesione maggiore e una forza d'urto devastante. Risultati ottenuti anche grazie ad un'attenta pianificazione: «Questa squadra è stata costruita per vincere – spiega Marotta - e anno dopo anno abbiamo inserito dei tasselli importanti. A inizio stagione serviva un po' di tempo, perché molti erano rientrati stanchi dalle Nazionali, la preparazione è stata pesante, Llorente era inattivo da tempo e Tevez doveva inserirsi al meglio. Tutti però hanno risposto alla grande, anche grazie al lavoro di Conte, che ha saputo esaltare, oltre ai valori tecnici, altre caratteristiche altrettanto importanti, quali la determinazione e la voglia di vincere».