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OppositionWatch: il Milan

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Il Milan arriva alla doppia semifinale di Coppa Italia contro la Juventus dopo aver superato - proprio come i bianconeri - due turni nella manifestazione. Negli ottavi di finale i rossoneri hanno battuto 3-0 a San Siro la SPAL. Una vittoria agevole, con due reti nella prima frazione (Piatek e Castillejo) e una nella ripresa (Hernandez).

Nei quarti invece la partita è stata molto più difficile, anche se alla fine è arrivata comunque la qualificazione. Sempre tra le mura amiche il Milan ha vinto 4-2 dopo i tempi supplementari contro il Torino. Un successo in rimonta, con i granata che in vantaggio per 2-1 (dopo la rete firmata da Bonaventura siglò una doppietta Bremer) si fecero riprendere dal gol nel recupero di Calhanoglu. Lo stesso giocatore turco mise a segno anche il 3-2, prima che Ibrahimovic chiudesse la pratica definitivamente.

Tra Serie A e Coppa Italia, il giocatore che in questa stagione è andato più a segno non è un attaccante, bensì un difensore. Si tratta del terzino sinistro Theo Hernandez, ex Real Madrid e Real Sociedad, in rete ben 6 volte. Seguono Piatek (ceduto pochi giorni fa all’Herta Berlino) e Calhanoglu con 5, Rebić (4), Bonaventura e Ibrahimović (3), Leao (2), Kessiè, Castillejo e Suso (1). Anche quest’ultimo ha lasciato Milano qualche settimana fa per far ritorno in Spagna, nel Siviglia.

L’unico giocatore invece ad aver disputato tutte le partite (25) e tutti i minuti è Alessio Romagnoli.

Il Milan di Stefano Pioli

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Nonostante arrivi da un’amara serata quella di domenica con la sconfitta contro l’Inter nel derby di San Siro, il Milan di Pioli, dopo una fase di difficoltà prima della pausa invernale, nel nuovo anno sembra avere trovato una maggior continuità di rendimento e una sua identità di squadra, cambiata notevolmente con l’arrivo di Ibrahimović.

Il giocatore svedese infatti ha migliorato la capacità realizzativa dei rossoneri, che nelle prima parte di stagione difettavano soprattutto in questa voce, ed ha consentito a Pioli di lavorare meglio sulla fase difensiva, demandando alla genialità e fisicità del neo acquisto gran parte del lavoro dalla metà campo in su.

Già nella gara di campionato all’Allianz Stadium, alla dodicesima giornata, il 10 novembre, la Juventus ha avuto la meglio dei rossoneri grazie ad una rete capolavoro di Dybala nel finale. I bianconeri, pur con una maggior possesso palla (54 a 46%) e una maggior vantaggio territoriale (55 a 45%) sono giunti alla conclusione solo 13 volte tanto quanto gli avversari.

Domenica contro i nerazzurri il Milan ha mostrato una buona condizione fisica (109 Km percorsi) soprattutto nel primo tempo, mentre è nettamente calato nella seconda parte della gara.

Il modulo maggiormente utilizzato nelle ultime partite è il 4-4-1-1 o il 4-3-2-1 a seconda della posizione occupata da Rebić. Il croato, uno dei giocatori più in forma in questo periodo, parte largo a sinistra, ma spesso si accentra per inserirsi in area (una delle sue caratteristiche principali) o per dialogare sulla trequarti con Calhanoglu, entrambi a supporto dell’unica punta Ibrahimović.

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