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OppositionWatch: l’Atalanta

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Da quando nell’estate del 2016 è arrivato sulla panchina orobica Gian Piero Gasperini, l’Atalanta ha cambiato marcia. Una serie di stagioni di altissimo livello: in Serie A ha infilato un quarto, un settimo e soprattutto un terzo posto nel torneo scorso che ha proiettato i nerazzurri - per la prima volta nella loro storia - in UEFA Champions League. Nella massima competizione continentale Gomez e compagni hanno avuto delle iniziali difficoltà - con tre ko nelle prime tre sfide -, ma poi sono riusciti nell'impresa di pareggiare 1-1 a San Siro nell’ultimo match contro i campioni d’Inghilterra del Manchester City. Indipendentemente dai risultati al termine del girone, questa sarà per i bergamaschi una partecipazione indimenticabile nell’élite del calcio.

Il rendimento in Italia è rimasto in linea con quello delle ultime stagioni. In questo momento l’Atalanta - che domani ospiterà per la prima volta la Juventus nel nuovo Gewiss Stadium (inaugurato lo scorso 6 ottobre contro il Lecce) - sta mantenendo delle prestazioni in linea con quelle dei tempi recenti, essendo al quinto posto in classifica con 22 punti, frutto di 6 vittorie, 4 pareggi e 2 ko. In Serie A il miglior marcatore ad oggi è Muriel con 8 gol, seguito da Zapata (6), Ilicic e Gomez (4), Gosens (3), Castagne, De Roon, Pasalic, Traorè e Freuler (1). Reti che, sommate, fanno dell’Atalanta la squadra con il miglior attacco del torneo a quota 30.

Una chiave della gara: il dribbling

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Confrontando i dati di Juventus e Atalanta in questa prima parte di campionato si sarebbe tentati a pensare, estremizzandone la loro lettura, che la sfida sia quella fra la squadra con il miglior attacco contro quella con la miglior difesa (la Juventus ha subito solo 9 reti).

In realtà c’è molto altro per rendere questa gara una delle più interessanti dell’intera stagione. Oltre ovviamente alla posizione in classifica di entrambe, le squadre di Sarri e Gasperini sono quelle che finora hanno espresso una maggior qualità nel gioco. Impressionanti i numeri in attacco dell’Atalanta: oltre che nei gol è prima anche nella classifica dei tiri realizzati, delle chiare occasioni da gol create e nel numero dei marcatori. I dati della Juventus differiscono di poco (soprattutto per quanto riguarda i tiri, 234 a 221, con la capolista superiore per quanto riguarda la percentuale di conclusioni nello specchio della porta).

Per contro se i bianconeri sono la squadra che ha subito meno gol, l'Atalanta è la formazione che ha recuperato più palloni nel corso di questa Serie A, 770 fino a questo momento. Il suo gioco infatti basato sul pressing alto e sul tentativo di recupero immediato della palla fa dei bergamaschi una squadra in grado di curare bene la fase difensiva.

Una fase che ha mostrato dei forti limiti però in Europa. Se infatti rispetto alle medie italiane quelle continentali della squadra di Gasperini differiscono di poco (in difetto) per quanto riguarda la mole di gioco creata e le occasioni da gol costruite, decisamente meno performante è la fase senza palla. Al netto dell’emozione e della poca esperienza europea (sicuramente elemento da non sottovalutare) patita nelle gare di UEFA Champions League, sul piano del gioco i bergamaschi hanno subito la maggior capacità di dribblare delle squadre europee. La marcatura a uomo a tuttocampo da parte di Gasperini, anche in fase di pressing, spesso va in grave difficoltà nel momento in cui un giocatore viene superato in dribbling, non trovando, attraverso il posizionamento, le giuste contromisure per controbilanciare l’inferiorità numerica che si è creata con il primo uomo saltato. E la Juventus di giocatori straordinari nell’1vs1 ne ha molti…

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