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Opposition Watch: la Lazio

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Terza in classifica con 30 punti, la Lazio in questa prima parte di stagione è stata una delle migliori squadre viste in Serie A. E’ in un periodo di forma straordinario: in campionato è reduce da 6 vittorie consecutive, l’ultima conquistata domenica scorsa contro l’Udinese per 3-0. I numeri dicono che la formazione allenata da Simone Inzaghi ha il secondo miglior attacco con 33 gol (prima è l’Atalanta con 34) e la terza miglior difesa con 14 reti subite dietro Juventus (12) e Inter (13). Una formazione che rispetto alla passata stagione non è cambiata più di tanto nell’organico, avendo inserito soprattutto un elemento, Manuel Lazzari dalla SPAL.

IL FATTORE IMMOBILE

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Ciro Immobile è il capocannoniere del campionato con 17 reti segnate in 14 partite. Un rendimento impressionante quello dell'attaccante biancoceleste, che viaggia a ritmi vertiginosi. Il numero 17 infatti ha già segnato due gol rispetto a quelli siglati in tutto il campionato scorso: a questi bisogna aggiungere anche i due centri messi a segno in Europa League, competizione nella quale la Lazio ha ancora una flebile speranza di poter accedere al turno successivo. Immobile è a quota 105 gol in 151 partite ufficiali giocate con la squadra capitolina, quinto marcatore all time del club alle spalle di Silvio Piola, Giuseppe Signori, Giorgio Chinaglia e Bruno Giordano.

Accanto a lui in attacco sta giocando come seconda punta l’argentino Joaquin Correa, a segno 6 volte in 14 giornate. Gioca più indietro invece lo spagnolo Luis Alberto, il miglior assist-man della Serie A fino ad ora con 9 palloni vincenti per i compagni.

Poco possesso e tante verticalizzazioni: le idee di Inzaghi

Al quarto anno sulla panchina della Lazio Simone Inzaghi può contare su una rosa collaudata e su un modulo (il 3-5-2) diventato ormai una veste tattica imprescindibile per la squadra. I dati dimostrano come in questa prima parte della stagione la Lazio, cambiando poco e giocando spesso a memoria, sia riuscita a sviluppare una grande mole di gioco in avanti senza per questo perdere in efficacia difensiva. Lo stato di forma di alcuni giocatori chiave (Luis Alberto, Immobile e Acerbi su tutti) garantisce alla Lazio quantità e qualità dalla metà campo in su ed equilibrio in fase di non possesso.

33 gol, 230 conclusioni, 38 occasioni da rete, una capacità realizzativa del 50% (la migliore in serie A), questi i numeri che meglio esemplificano lo sforzo in attacco, corredati da una fase difensiva che vede i biancocelesti subire solo 14 reti a fronte di 193 conclusioni concesse agli avversari (spesso tiri dalla lunga distanza e quindi non sempre insidiosi).

I laziali non primeggiano certo nel possesso palla e nel numero dei passaggi riusciti, questo perché i giocatori di Inzaghi tendono a verticalizzare il poiù possibile, sfruttando la capacità di attaccare la profondità di una punta come Immobile, la velocità di Correa, gli inserimenti di Milinković-Savić, gli assist e le verticalizzazioni di Luis Alberto. Lucas Leiva, metronomo di centrocampo, garantisce quegli equilibri fondamentali per tenere la squadra corta in fase di non possesso.

Un altro aspetto da sottolineare è il dato del 28% di cross positivi: il lavoro sulle fasce da parte di Lazzari sulla destra e Lulic sulla sinistra, sono un’altra temibile arma della Lazio.

Allargare il gioco creando superiorità sulla fascia e abilità negli inserimenti centrali: il centrocampo bianconero è chiamato ad un non facile prova.

LA CONFERENZA STAMPA DEL TECNICO LAZIALE

Queste le parole di Inzaghi a Formello: «Domani sarà una gara importante: servirà concentrazione e attenzione perché i bianconeri hanno campioni in grado di risolvere la gara da un momento all’altro. Dovremo affrontare una squadra che ha vinto gli ultimi otto Scudetti».

«La partita sarà difficilissima, ma l’abbiamo disputata spesso: negli ultimi due anni abbiamo perso due sfide che non avremmo meritato di perdere. Affronteremo la squadra più forte e più in forma in Italia: in questi casi gli episodi sono decisivi e noi dovremo farli girare dalla parte nostra».

E ancora: «È motivo di orgoglio per noi il fatto che questo sia considerato un match-Scudetto: siamo contenti di essere al terzo posto».

Come dovrà giocare la Lazio? «Con attenzione e concentrazione, perché la Juventus può risolvere l’incontro da un momento all’altro. Pjanic? Un grande campione e sarà un osservato speciale: il bosniaco negli ultimi tre anni è cresciuto molto ed è un top player, come Chiellini o Cristiano Ronaldo».

Infine, su Sarri: «Il suo lavoro si sta iniziando a vedere. La Juve gioca molto corta ed effettua più passaggi rispetto al passato».

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