11 aprile 2014
Il destino ha voluto che contribuisse all’eliminazione del Lione anche un gol su punizione, ovvero la specialità di quel Juninho Pernambucano a cui il fantasista bianconero ha più volte ripetuto di ispirarsi.
«E’ un periodo fortunato, speriamo continui così ancora per qualche mese».
Pirlo è sorridente e come sempre molto umile nel presentarsi ai microfoni dei cronisti a fine gara. All’andata, Andrea aveva provato a infilare il pallone sotto la barriera, senza fortuna. Ma concedergli una seconda chance può essere fatale, e lui lo ha ribadito in campo anche questa sera.
«Punizioni diverse le une dalle altre? L’importante che entrino. A Lione sono stato sfortunato perché un uomo è rimasto con piede a terra, ma stavolta l’ho calciata sopra. Quella sopra la barriera è quella che mi piace di più, un calcio classico che faccio fin da quando sono bambino», ha rivelato lui, che ha dovuto convivere tutta la gara con la stretta marcatura a uomo di Malbranque.
«Sono abituato, l’importante è fare lo stesso la partita».
Anche per il Professore, infine, arriva la domanda su quale avversario preferirebbe uscisse dall’urna, nel sorteggio di Europa League di domani a mezzogiorno.«Siviglia, Valencia e Benfica sono tre squadre forti, hanno sempre fatto la Champions. Diciamo che è una mini Champions. Comunque vada domani, per noi è uguale», ha concluso Pirlo.