04 dicembre 2013
A forza di vederlo dominare a centrocampo, sradicare palloni dai piedi degli avversari con quelle gambe chilometriche, distribuirli ai compagni con la sapienza di un veterano, sparare siluri da fuori area e segnare gol capolavoro, il rischio di dimenticare che Paul Labile Pogba abbia solo 20 anni.
A ricordarlo ci pensa il “Golden Boy”, il premio creato da Tuttosport nel 2003 e assegnato ogni anno all'Under 21 che si sia messo più in luce in uno dei vari campionati europei di prima divisione.
L'11° edizione è stata vinta a mani basse dal centrocampista bianconero, eletto “Ragazzo d'Oro” da un'autorevole giuria composta da 30 giornalisti europei, tra cui i Direttori dei tre quotidiani sportivi italiani, in rappresentanza di 20 nazioni. Pogba ha ritirato il premio questa sera, nel corso di una cerimonia di gala tenutasi presso di Centro Congressi del Resort&Casino di Saint Vincent, in Valle d'Aosta, e presentata da Cristina Chiabotto.
«Sono felice, contento e orgoglioso - ha detto Paul, ricevendo il riconoscimento da Vittorio Oreggia, direttore di Tuttosport – Volevo vincere un premio come questo fin da quando ero bambino e sognavo di fare il calciatore. Ora il mio prossimo obiettivo è portare a casa l'altro pallone dorato, ma so che devo migliorare ancora, in tutto e mi basta guardare Pirlo in allenamento per capire quanta strada evo fare tecnicamente e tatticamente. Il Pallone d'Oro lo darei a lui».
Il centrocampista bianconero si gode un premio meritatissimo, vinto nonostante una concorrenza agguerrita: tra i 40 candidati figuravano anche i nomi di Kondogbia, Nastasic, Varane, Quintero, Marquinhos, Lukaku, Draxler... Gli ultimi due, l'attaccante dell'Everton e il centrocampista dello Shalke 04, si sono piazzati rispettivamente al secondo e al terzo posto, ma sul gradino più alto del podio, per il talento e la classe mostrata, e anche per i risultati ottenuti nell'ultimo anno, non poteva davvero che salire Pogba.
Il francese non solo ha dato un contributo fondamentale alla conquista dello Scudetto e della Supercoppa, ma si è laureato Campione del Mondo con i Bluettes nel Mondiale Under 20 giocato in Turchia, venendo anche eletto miglior giocatore della manifestazione, ed è diventato uno dei punti fermi della Nazionale maggiore di Didier Deschamps.
«Voglio ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre aiutato – ha proseguito Pogba durante la premiazione- la Juventus, tutte le persone che vi lavorano e che mi fanno sentire a casa e il Manchester che mi ha fatto crescere».
Pogba è il primo giocatore della Juventus ad aggiudicarsi il “Golden Boy” e va ad unirsi a veri e propri fenomeni che, dopo aver conquistato il prestigioso premio, si sono consacrati campioni negli anni: da Van der Vaart, vincitore della prima edizione, a Fabregas, da Rooney ad Aguero, da Gotze a Izco, vincitore dello scorso anno, ad un certo Lionel Messi, trionfatore nel 2005. Ed è davvero dura trovare anche tra simili nomi uno che a 20 anni avesse la forza dirompente e la personalità di Paul...