19 settembre 2014
E’ da più di un secolo che Milan e Juventus si danno battaglia a Milano a suon di gol, da una domenica di marzo di Campionato Federale (1902-1903) al campo dell’Acquabella. La prima sfida lombarda tra le due squadre che sarebbero divenute le più titolate d’Italia (assieme all’Inter) finisce 0-2 per gli ospiti, e il privilegio di dare il via allo spettacolo spettò allora a Forlano e Malvano, coppia di centrocampisti bianconeri delle origini.
Da allora, le due formazioni avrebbero incrociato le armi 158 volte nella massima serie (lo score a San Siro vede i padroni di casa in vantaggio con 27 vittorie, a fronte delle 19 bianconere e 33 pareggi), garantendo ogni volta grandi soddisfazioni ai possessori di biglietto, se è vero che la media gol segnati a partita è di 2.70.
Nel 1936, ad esempio, Milan-Juve finisce con un romanzesco 3-4 per gli ospiti (tripletta di Borel II e rete di Gabetto). Il 1971 è l’anno del mitico tacco di Bettega nella porta di Cudicini, il primo dei cinque gol di quella disfida terminata 1-4 per la Juventus, mentre nel 1984 la Juve di Rossi, Platini e Vignola affonda la difesa rossonera comandata da Baresi e Tassotti (indimenticabile il sinistro sporco al volo del leggendario attaccante francese su cross di Paolo Rossi, così come la fuga dell’imprendibile futuro Pablito per il momentaneo 0-2).
Nel 1993 la Juventus di Baggio è l’unica a tenere testa al Milan di Capello, squadra campione d’Italia in carica. Il Milan va in vantaggio dopo pochi minuti con Simone, ma deve assistere impotente alla reazione della Juve guidata da Baggio, che inventa per Moeller (doppietta) e firma l’1-3 finale, involandosi verso la porta avversaria con classe e leggerezza dopo essere sfuggito con una finta di corpo alla marcatura di Costacurta.
Il 1997, infine, è l’anno dell’indimenticabile 1-6 del Meazza, quando Jugovic (x2), Zidane, Vieri (x2) e Amoruso scrissero con le loro gesta la storia di una sfida infinita che – aspettando sabato sera – è ancora sospesa sullo 0-2 a domicilio dello scorso anno, chiusa da quel missile terra-aria del nostro Apache che ancora tutti ricorderete.