19 settembre 2021
Più di un'ora in vantaggio, senza rischiare praticamente nulla, non basta alla Juve per superare il Milan e centrare la prima vittoria in campionato. L'avrebbe probabilmente meritata, per la determinazione con cui ha affrontato la gara e per la qualità di molte giocate, a cominciare da quella che porta al vantaggio di Morata, e invece con un'unica conclusione in porta, il colpo di testa di Rebic alla mezz'ora della ripresa, gli ospiti centrano un pareggio che suona punitivo per i bianconeri.
MORATA, FUGA E VANTAGGIO
L'inizio della partita è da manuale del calcio: due passaggi, quello di Alex Sandro, che intercetta il colpo di testa di Saelemaekers e rilancia l'azione e quello di Dybala, che di prima mette in movimento Morata. Poi altri quattro tocchi dello spagnolo, inseguito invano da Theo Henrandez nella sua fuga verso l'area. L'ultimo è un delizioso pallonetto che elude l'uscita di Maignan e firma il vantaggio dopo neanche quattro minuti di gioco, siglando il suo 50esimo gol in bianconero.
TANTE SOLUZIONI PER LA JUVE
La Juve è compatta, attenta a ripiegare e quando riparte ha più di una soluzione: Alex Sandro spinge e salta l'uomo, Rabiot e Bentancur hanno buoni tempi di inserimento, Cuadrado spesso si accentra, lasciando la fascia a Dybala e andando ad operare quasi da regista aggiunto. E poi c'è un Morata in evidente stato di grazia, che sfiora il raddoppio deviando al volo il suggerimento di Alex Sandro e chiamando Maignan al tuffo. Il portiere rossonero si oppone anche al destro da fuori di Dybala, quindi Rabiot stacca bene in area sulla punizione di Dybala, ma alza troppo la mira. Il Milan rischia ancora di venire colpito in velocità quando Bentancur innesca il contropiede di Rabiot, che viene però recuperato da Tomori e viene comunque sempre tenuto a debita distanza, anche perché tutti i bianconeri si sacrificano in copertura quando necessario. Encomiabile, da questo punto di vista, è Paulo Dybala, autore di almeno tre recuperi preziosi e tutt'altro che scontati. L'unica opportunità per i rossoneri, se così si può definire, è un rasoterra di Tonali a lato, poco prima dell'intervallo.
PAREGGIA REBIC
La Juve rimane pericolosa anche in avvio di ripresa, con la fiondata di Bonucci che Rabiot tocca al volo e mette fuori di poco, ma è un po' meno precisa e così fa più fatica ad alzare il baricentro e concede campo al Milan. Allegri interviene per sostituire Morata e Cuadrado con Kean e Chiesa, ma per quanto Szczesny non venga mai seriamente impegnato, gli ospiti si affacciano sempre più spesso dalle sue parti e alla mezz'ora trovano il pareggio con lo stacco di Rebic, che sul corner di Tonali prende il tempo a Locatelli e schiaccia si testa nell'angolino. Allegri cambia Dybala con Kulusevski, i bianconeri si buttano in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio e ora è il Milan a puntare sulle ripartenze. Rebic angola troppo un destro dal limite e lo stesso fa Kean, mettendo a lato la sponda aerea di Rabiot. La Juve addirittura rischia la beffa nel finale quando Kalulu entra in area dalla destra e prova a piazzare il diagonale, trovando la provvidenziale deviazione di Szczesny. Una prodezza che fa in parte giustizia, perché per la Juve subire il secondo gol in una partita del genere sarebbe stato davvero eccessivo.
JUVENTUS-MILAN 1-1
RETI: Morata 4' pt, Rebic 31' st
JUVENTUS
Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (27' st Chiesa), Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala (34' st Kulusevski), Morata (21' st Kean)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, de Ligt, Pellegrini, McKennie, Ramsey, Bernardeschi
Allenatore: Allegri
MILAN
Maignan; Tomori, Kjaer (36' pt Kalulu), Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie (19' st Bennacer), Tonali; Saelemaekers (18' st Florenzi), Brahim Diaz (48' st Maldini), Leao; Rebic
A disposizione: Tatarusanu, Conti, Jungdal, Gabbia, Ballo-Touré, Pellegri, Castillejo
Allenatore: Pioli
ARBITRO: Doveri
ASSISTENTI: Carbone, Vivenzi
QUARTO UFFICIALE: Rapuano
VAR: Di Paolo, Peretti
AMMONITI: 20' st Tonali, 20' st Dybala