La conferenza stampa di Alessandro Pio Riccio

Riccio: «Vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia»

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Riccio: «Vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia»
Riccio: «Vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia»
Riccio: «Vogliamo arrivare in finale di Coppa Italia»

Mercoledì 15 febbraio la Juventus Next Gen scenderà in campo alle ore 20:30 al "Giuseppe Moccagatta" di Alessandria per affrontare il Foggia nel match valevole per la semifinale di ritorno della Coppa Italia Serie C.

Si partirà dal 2-1 dell'andata in favore della formazione pugliese. I bianconeri avranno un solo risultato a disposizione se vorranno strappare un pass per la finale: la vittoria. Da ricordare che il gol in trasferta non varrà doppio, di conseguenza se la squadra allenata da Mister Massimo Brambilla dovesse vincere con una sola rete di scarto (qualsiasi sia il risultato) la gara si deciderà ai tempi supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.

Nel pomeriggio di martedì 14 febbraio, presso la PCR dello Juventus Training Center di Vinovo, Alessandro Pio Riccio ha presentato in conferenza stampa la sfida contro il Foggia.

LA SEMIFINALE DI RITORNO

«Per me è un grandissimo orgoglio essere qui a rappresentare la Juventus alla vigilia di una partita così importante. Venendo alla gara di domani, per noi è un'opportunità importante perchè passando il turno arriveremmo in finale di Coppa Italia. Domani sera non partiremo favoriti e se soltanto lo pensassimo cadremmo da soli. Sono sicuro che scenderemo in campo con la giusta determinazione e con l'obiettivo di raggiungere un traguardo straordinario. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi, ma siamo anche consapevoli della forza del Foggia che è una squadra esperta. Dovremo tenere alta l'attenzione dall'inizio alla fine, consci del fatto che la partita potrebbe protrarsi oltre i tempi regolamentari. Saranno i dettagli a fare la differenza».

LA CRESCITA DEL GRUPPO

«Nel nostro percorso di crescita è normale avere alti e bassi. Siamo giovani e in un campionato difficile come quello che stiamo affrontando possono capitare momenti meno positivi di altri. Il Mister, però, ci ha sempre trasmesso tranquillità e questa penso sia stata una delle chiavi per lavorare sempre al meglio. Dal primo giorno lo abbiamo seguito in tutto e per tutto e anche quando i risultati non arrivavano, abbiamo continuato a lavorare con l'obiettivo di invertire la rotta. Se siamo arrivati a giocarci il pass per la finale di Coppa Italia e in campionato ci troviamo in zona play-off vuol dire che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta».

LA JUVENTUS: UNA SECONDA FAMIGLIA

«Per me sarebbe fantastico vincere il mio primo trofeo da professionista con questa maglia. Da quando sono arrivato a Torino, la Juventus è diventata la mia seconda famiglia e non posso che essere grato a questo Club perchè mi ha permesso di crescere e affermarmi con il passare delle stagioni. Ero molto giovane quando sono diventato bianconero ed essere arrivato a giocare partite di questo calibro è davvero speciale, soprattutto per l'impegno che ci ho sempre messo in ogni singolo allenamento. Per me e per tutti noi è un orgoglio vestire la maglia dell'unica Seconda Squadra in Italia. È uno stimolo in più e dobbiamo ringraziare la Società per la possibilità che ci ha dato».

UN GIOVANISSIMO NUOVO COMPAGNO DI REPARTO

«In questa seconda parte di stagione Dean (Huijsen) si è unito a noi. È davvero un ragazzo straordinario, oltre a essere un ottimo giocatore. Come tutti, chiaramente, ha ampi margini di miglioramento. In più è davvero giovanissimo, di conseguenza io cerco sempre di trasmettergli tranquillità, in allenamento e in partita. Gli auguro il meglio per il suo futuro, perchè se lo merita».

I TRE MOMENTI PIÙ BELLI IN BIANCONERO

«Questa stagione mi ha già regalato emozioni forti. La gioia che ho provato quando sono sceso in campo con la Prima Squadra a Londra, in occasione dell'amichevole contro l'Arsenal, è stata enorme perchè per me era la prima volta e inevitabilmente quella sera ho realizzato un sogno. Nelle annate passate, però, di momenti importanti ne ho vissuti molti. Due, in particolare, mi hanno segnato positivamente: quando abbiamo vinto lo Scudetto con l'Under 15 e quando è arrivata la prima convocazione in Prima Squadra in occasione di un match di Champions League. All'epoca c'era Andrea Pirlo in panchina».

LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE

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