20 gennaio 2014
E’ un bilancio in perfetta parità quello tra Roma e Juventus negli incontri di Coppa Italia disputati nella Capitale: 2 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie. Ma il peso dei risultati prodotti è decisamente diverso per le due contendenti.
Le sconfitte risalgono entrambe agli anni Novanta.
La prima è del tutto indolore. Nel 1990 la Juve perde 3-2 nella semifinale di ritorno, quando un brutto primo tempo mette in difficoltà la squadra allenata da Dino Zoff, che nella gara d’andata al Comunale aveva prevalso per 2-0. A Roma i bianconeri vanno al riposo sotto di due reti, per effetto di un exploit di Di Mauro e di un autogol di Dario Bonetti. La qualificazione è pertanto in forse, ma Angelo Alessio (attuale vice di Conte) e Schillaci consentono alla Juventus una gestione tranquilla delle battute conclusive della partita, quando il difensore Tempestilli garantisce ai padroni di casa un inutile successo.
Identico discorso si può fare per i quarti di finale di ritorno del 1994-95. La Juve trionfa al Delle Alpi per 3-0 e sembrerebbe gestire in tutta sicurezza la gara dell’Olimpico perché Ravanelli su rigore risponde prontamente all’autogol di Marocchi. Totti e Cappioli firmano poi il 3-1 e la Juve di Lippi trascorre più di 20 minuti in tensione, anche se non sarebbe bastato il 4-1 ai giallorossi per passare il turno.
Da segnalare che in entrambe le circostanze perdere a Roma ha coinciso con la vittoria finale della Juventus, che proprio nel 1990 e nel 1995 si è aggiudicata l’ottava e la nona Coppa Italia della sua bacheca.
Curiosamente, uscire sconfitti dall’Olimpico è meglio che pareggiare.
Nei 2 casi in cui si è impattato, infatti, la Juve è stata eliminata. La prima volta risale al 1981: la Juve si presenta a Roma con la sconfitta per 0-1 patita in casa. Poco prima dello scoccare dell’ora di gioco, Cabrini riapre le prospettive per andare avanti. Un rigore trasformato da Di Bartolomei consente alla squadra di Liedholm di accedere alla finale, dove prevarrà sul Torino proprio nell’epilogo dal dischetto.
Nel 1991 Roma-Juventus è in cartellone per l’andata dei quarti di finale. All’autogol di Dario Bonetti (un evento già successo l’anno prima) risponde Casiraghi, ma al ritorno i capitolini avranno la meglio per 0-2 sulla formazione di Maifredi.
I due trionfi bianconeri.
Quello del 1983 ha un sapore particolare perché i bianconeri sono reduci dall’amarezza della sconfitta di Atene nell’ultimo atto di Coppa dei Campioni e la Roma ha appena vinto il suo secondo scudetto. Ma in quella stagione, Trapattoni si prende la sua rivincita su Liedholm nei confronti diretti e dopo i 2 successi in campionato si ripete anche in Coppa Italia: 3-0 a Torino, 0-2 a Roma con uno-due di Tardelli e Boniek a inizio ripresa, dopo che nel primo tempo l’austriaco Prohaska ha fallito dal dischetto la possibilità del vantaggio per i suoi.
Infine, l’ultimo precedente disputato a Roma, risalente al 2006. La Juve vince 0-1 con un rigore di Mutu ma a passare il turno è l’undici di Luciano Spalletti, che a Torino aveva prevalso 2-3. De Rossi, Totti, Taddei e Balzaretti (all’epoca bianconero) sono i giocatori che potrebbero scendere in campo nella sfida del prossimo 21 gennaio.