04 gennaio 2017
C'è solo un modo per lasciarsi alle spalle una delusione: vincere. Subito. La Juve lo sa bene, ha sempre dimostrato di saperlo fare e domenica, alla ripresa del campionato, avrà l'occasione di dimenticare in un lampo Doha: «Dopo la Supercoppa ci siamo parlati – ricorda Daniele Rugani ai microfoni di Sky Sport - ma bastano gli sguardi e vivere ogni giorno questo ambiente per intendersi, senza troppe parole. Nel corso della stagione le sconfitte ci hanno sempre fatto bene. Quella contro il Milan fa un po' più male delle altre e spero che ci dia la giusta carica per ripartire ferocemente con il Bologna. Dobbiamo pensare a fare punti su punti, perché manca ancora un intero girone di ritorno oltre a due partite dell'andata».Come Allegri ripete spesso, la prima partita dopo una sosta è sempre rischiosa: «È vero – ribadisce il difensore - e con il Bologna sarà dura. Anche lo scorso anno nel girone di ritorno abbiamo pareggiato, ma vogliamo subito dare un segnale forte al campionato. Poi ci sarà la Coppa Italia, dove vogliamo arrivare fino in fondo, quindi ricomincerà la Champions e dovremo arrivarci pronti e migliorati sotto ogni aspetto».
Intanto, al primo giorno utile di mercato, è già arrivato un prezioso rinforzo come Tomas Rincon: «Sono sicuro che ci darà una grossa mano. Un gran bel giocatore e siamo felici di averlo in squadra. Come si è presentato? È sudamericano, sempre molto allegro. Ci porterà nuova energia positiva».
Rugani ormai è un elemento fondamentale della rosa e ha dimostrato di meritare pienamente la fiducia che mister Allegri gli ha concesso soprattutto nell'ultimo mese, quando ha infilato una “mini serie” di cinque partite da titolare, condita anche da due gol: «Con il tempo cambia la mentalità, l'età, la sicurezza nei propri mezzi e di conseguenza anche la personalità. Anche giocare con maggiore continuità dà più certezze. Sono cresciuto, ma non devo accontentarmi. Mi sento un giocatore da Juve e il mio obiettivo è farmi sempre trovare pronto e migliorare ancora, per fare in modo che la “mini serie”, un giorno diventi “maxi”».