05 dicembre 2020
Ancora una volta alla fine. La Juve fa suo il Derby dopo essere stata in svantaggio per più di un'ora, incornando il Toto per due volte con McKennie e Bonucci, che segna la rete decisiva a pochi secondi dal 90'. Queste le parole dei due protagonisti e di mister Pirlo al termine dell'incontro.
ANDREA PIRLO
«È più faticoso vincere il Derby da allenatore, si soffre di più, ma il risultato finale non cambia ed è sempre bellissimo. Quando si perdono tutti i duelli è difficile avere in mano le redini del gioco, nel primo tempo non siamo riusciti ad essere aggressivi eravamo troppo statici, non trovavamo ampiezza. Nel secondo tempo abbiamo cambiato marcia, abbiamo messo intensità in campo e abbiamo creato parecchio senza soffrire. Chi è entrato è entrato bene, con voglia e dinamismo. Quando non si riesce ad arrivare al risultato con il gioco ci si deve arrivare con lo spirito, con il nostro DNA. Dobbiamo migliorare e muovere la palla più velocemente, se no diamo troppo tempo agli avversari per sistemarsi. In certi tipi di gare serve l'esperienza. Quando si mettono in campo giocatori giovani serve pazienza e dare loro il tempo di crescere. Cuadrado? è un campione ed è abituato a certe partite e a certe pressioni. Sono soddisfatto di come stiamo imparando a fare certi movimenti e ad affrontare certe situazioni tattiche. Non sono contento dell'alternanza di risultati e del fatto che dobbiamo mettere voglia e tenacia sempre, in ogni gara».
LEONARDO BONUCCI
«Abbiamo grande rispetto per il Torino, ma nel primo tempo non eravamo accesi, andavamo a due all'ora, perdevamo tutti i contrasti, le seconde palle erano sempre loro, sbagliavamo i passaggi... Loro avevano impostato la gara sulle ripartenze e noi gli abbiamo dato modo di farlo. Nella ripresa abbiamo tirato fuori la voglia, la fame, la cattiveria nei contrasti, siamo rimasti più corti e abbiamo fatto più movimento. È quanto dobbiamo fare sempre e questo ci deve entrare dentro, non nella testa, ma nel cuore»
WESTON MCKENNIE
«È stata una partita difficile, abbiamo fatto fatica nel primo tempo nel trovare il ritmo e l'equilibrio per superare la loro linea molto compatta. Io volevo fare il meglio possibile per la squadra, perché penso sempre alla squadra prima di tutto. Il gol? Mi piace inserirmi, l'ho fatto e ha funzionato. Io e Cuadrado non ci somigliamo soltanto, ma abbiamo anche un'ottima intesa. Siamo carichi per la gara di Barcellona, li studieremo e cercheremo di capire come avere la meglio»