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Sala Stampa | Juventus-Lecce | Le interviste post match

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IGOR TUDOR

«La gara è stata giusta: un gran primo tempo, una buona ripresa e un po' di sofferenza negli ultimi minuti, ma se nella prima parte avessimo fatto due gol in più, non ci sarebbe stato niente da dire. Koopmeiners? Sono periodi, da cui vedo che sta uscendo: è veloce di pensiero, e di conseguenza la gamba è più sciolta. Sono contento per lui, è un giocatore importante. Mi spiace che alcuni giochino meno, ma il mio lavoro consiste nel fare delle scelte, e voglio che i giocatori mi mettano in difficoltà. Oggi non mi sono piaciuti i cambi, nell'approccio all'ingresso in campo. Questa è una scuola e bisogna crescere in fretta, tutti insieme. Vlahovic è al centro del progetto, ma lo sono tutti i ragazzi: ha fatto una buona gara, a tutti i livelli, gli manca solo il gol. La classifica? La guardiano all'ultima giornata».

MANUEL LOCATELLI

«È chiaro che stiamo mettendo molta più energia, molto entusiasmo. Il mister ci ha chiesto questo, ci ha chiesto di approcciare la partita in maniera forte e di continuare così, questo è quello che dobbiamo fare. Dobbiamo approcciare le partite così. Oggi dovevamo chiuderla prima, poi alla fine abbiamo preso un gol evitabile e abbiamo sofferto un po', però sono tre punti fondamentali per noi. Il divertimento qui è vincere, qui bisogna vincere, ti diverti quando vinci, il resto poi sono chiacchiere. Stiamo cercando di approcciare le partite bene, abbiamo fatto delle buone giocate oggi, anche se dovevamo chiuderla prima».

KENAN YILDIZ

«Io provo semplicemente a giocare il mio calcio e sono felice di farlo. Dusan ha fatto una gran partita, io sono molto contento per lui e per noi. Non è facile giocare così di prima con un tocco, nell'occasione del gol lui mi ha dato una grande palla e io l'ho messa in porta»

MICHELE DI GREGORIO

«Sono contento per la buona partita, ma il gol subito alla fine mi lascia l'amaro in bocca, dopo 80 minuti di alto livello con ottima qualità nel palleggio. Peccato perchè abbiamo dato un po' di coraggio al Lecce, dobbiamo capire come mai riguardando la partita. Finora mi sento molto cresciuto, questo è un club che non è come gli altri, le aspettative sono alte. Essere il portiere della Juve è un grande orgoglio ed una spinta per crescere sempre. Le due sconfitte con Atalanta e Fiorentina sono state dure, per l'ambiente ma anche per ognuno di noi. Abbiamo fatto un esame di coscienza, ed è stato importante per capire che dovevamo dare di più, con Tudor abbiamo aumentato l'aggressività, anche in allenamento in settimana. Dobbiamo dare tutto per il nostro obiettivo»

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